Sabatino Enrico Rosselli, chiamato Nello, nasce a Roma il 29 novembre 1900 da Giuseppe Rosselli e Amelia Pincherle. Il padre è un compositore di musica, la madre un’affermata scrittrice. Fin da giovane Nello si interessa di politica, ma soprattutto di studi storici risorgimentali. Scrive i suoi primi articoli nel 1917 sulla rivista “Noi giovani” con lo pseudonimo di Juvenis. Nello stesso anno consegue la maturità classica e si iscrive alla Sezione di filosofia e filologia dell’Ateneo fiorentino.
L’incontro con Gaetano Salvemini è determinante per i suoi studi storici. Nel 1920 Salvemini gli propone una tesi su Mazzini e il primo movimento operaio nel periodo tra il 1860 e il 1872. Accogliendo i consigli del maestro, Nello prende la laurea il 21 marzo 1923 all’Università di Pisa con la tesi “Mazzini e il movimento operaio in Italia dal 1861 al 1872”. Il testo della tesi viene pubblicato l’anno successivo sulla “Nuova Rivista Storica” con il titolo “La prima Internazionale e la crisi del mazzinianesimo”. Nel 1927 pubblica il libro “Mazzini e Bakunin dodici anni di movimento operaio in Italia (1860-1872)”, con il quale vince la borsa di studio alla Scuola di Storia Moderna e Contemporanea diretta da Gioacchino Volpe. È il primo importante lavoro sull’origine del sindacalismo in Italia.
Con il fratello Carlo partecipa agli incontri organizzati dall’avvocato Alfredo Niccoli. A queste riunioni sono presenti Nello Niccoli, Ernesto Rossi, Piero Calamandrei e Piero Jahier. Il gruppo fonda a Firenze il Circolo di cultura, che pretestuosamente viene chiuso dal Prefetto per “cause di ordine pubblico”.
Nello firma il manifesto di Giovanni Amendola che, in nome della legalità e della democrazia, propugna l’opposizione al regime instaurato da Mussolini. All’appello aderiscono giornalisti e uomini di cultura come Luigi Einaudi, Silvio Trentin, Corrado Alvaro, Ivanoe Bonomi, Carlo Sforza, Guido De Ruggiero, Piero Calamandrei, Alberto Cianca, Felice Casorati, Luigi Salvatorelli, Mario Vinciguerra e altri. L’iniziativa è sostenuta da Marion Cave Rosselli e da Ernesto Rossi.
A differenza di Carlo, interessato al movimento socialista, Nello aderisce all’Unione Nazionale Democratica di Giovanni Amendola, di orientamento liberale.
Nel 1924 partecipa al Convegno Ebraico di Livorno e sostiene la tesi che, per lui, ebreo non osservante, l’ebraismo non si espleti con i riti religiosi ma con l’impegno politico.
Nel 1925 con Carlo, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Nello Traquandi, Tommaso Ramorino e Luigi Emery, partecipa alla fondazione del battagliero giornale antifascista “Non mollare”, che avrà vita breve.
Nel mese di marzo, Nello si reca a Berlino presso l’Archivio del Partito socialdemocratico per una ricerca sul movimento operaio. Nel contempo inizia lo studio su Carlo Pisacane. Collabora alla rivista “Il Quarto Stato” fondata e diretta da Pietro Nenni e Carlo Rosselli e il primo maggio pubblica l’articolo “Alessandro Luzio, la Massoneria e l’obiettività degli storici”. Il 25 luglio nella rivista “Critica politica” di Oliviero Zuccarini, pubblica l’ articolo “Repubblicani socialisti in Italia”.
Il 22 dicembre 1926 sposa Maria Todesco, dalla quale nascono quattro figli: Silvia, Paola, Aldo e Alberto.
A causa della sua attività antifascista il 3 giugno 1927 viene arrestato e condannato al confino di Ustica. Rilasciato dopo un anno viene ancora arrestato e condannato al confino di Ustica e poi di Ponza. Viene inoltre accusato di avere collaborato alla fuga di Carlo dal confino di Lipari.
Nuovamente libero, riprende i suoi studi storici e, nel 1932, pubblica il libro Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano.
Nel 1937 viene vilmente assassinato assieme al fratello Carlo. Il suo assassinio è stato casuale. Infatti si trovava a Bagnoles de l’Orne in Normandia per assistere il fratello afflitto da una flebite alla gamba. Il caso volle unirli nello stesso destino.
Vittorio Cimiotta
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Per approfondire si vedano i suoi scritti:
“Origini del movimento operaio in Italia: un saggio sul Risorgimento”, Caribou, Verbania, 2011; “Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano” a cura di David Bidussa, QuiEdit, Verona, Bolzano, 2010; “Saggi sul Risorgimento” con prefazione di Gaetano Salvemini e introduzione di Alessandro Galante Garrone, Einaudi, Torino, 1980; “Mazzini e Bakunin: dodici anni di movimento operaio in Italia: 1860 – 1972” con prefazione di Leo Valiani, Einaudi, Torino, 1967; “Nuovi documenti inglesi su Carlo Alberto principe di Carignano”, Zanichelli, Bologna, 1936; “Giuseppe Montanelli e il problema toscano nel 1859″, Olschki, Firenze, 1936
Si vedano inoltre gli studi su di lui:
Paolo Bagnoli “L’Italia civile dei Rosselli”, Biblion, Milano, 2019; Giovanni Belardelli “Nello Rosselli”, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2007; Paolo Bagnoli “Una famiglia nella lotta: Carlo, Nello, Amelia e Marion Rosselli: dalle carte dell’Archivio dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana” con prefazione di Ivano Tognarini, prefazione di Zeffiro Ciuffoletti e una nota di Mirco Bianchi, Polistampa, Firenze, 2007; “Politica, valori, idealità: Carlo e Nello Rosselli maestri dell’Italia civile” a cura di Lauro Rossi con una guida bibliografica di Nunzio Dell’Erba, Carocci, Roma, 2003; Gaetano Salvemini: “Carlo e Nello Rosselli: un ricordo”, Galzerano, Casalverino Scalo, 1999; Giuseppe Fiori”, “Casa Rosselli: vita di Carlo e Nello, Amalia, Marion e Maria”, Einaudi, Torino, 1999; “I Rosselli: epistolario familiare di Carlo, Nello, Amelia Rosselli: 1914 – 1937” a cura di Zeffiro Ciuffoletti, con introduzione di Leo Valiani, Mondadori, Milano, 1997; Giovanni Spadolini “Carlo e Nello Rosselli: le radici mazziniane del loro pensiero”, Passigli, Firenze, 1990; “Nello Rosselli: uno storico sotto il fascismo. Lettere e scritti vari 1924 – 1937” a cura di Zeffiro Ciuffoletti, La Nuova Italia, Firenze, 1979