Michele Bellavitis, medaglia d’argento al valor militare, nasce il 10 luglio 1924 a Venezia e appartiene a una famiglia patrizia di quella città. È figlio del conte Mario Nicolò Riccardo e di Margherita Macola.
L’8 settembre è un simpatizzante del Partito d’Azione e diventa comandante di compagnia della IV brigata, 1a divisione della formazione “Osoppo” nonostante la giovane età per aver effettuato operazioni ardite con pochi compagni disarmando un intero battaglione tedesco. Ferito alla gamba e catturato dai tedeschi il 21 settembre 1944, viene deportato nel campo di concentramento di Buchenwald. Bellavitis riesce a sopravvivere aiutato dai compagni ebrei che lo sostengono durante le adunate mattutine. La ferita alla gamba rischia di andare in cancrena. Un chirurgo improvvisato nella infermeria del campo lo salva praticando una profonda incisione. Quando viene liberato dagli americani pesa 35 chili.
Nel dopoguerra è attivo in Veneto con Renzo Biondo come pubblicista, nel 1949 viene eletto al Congresso costituente segretario Generale della Fiap (Federazione italiana associazioni partigiane), sotto la presidenza di Ferruccio Parri. Negli ultimi anni si ritira in Ticino con la moglie svizzera e muore a Locarno il 29 ottobre 2010.
Filippo Senatore