metà novembre 1943: l’organizzazione militare del Partito Comunista, su suggerimento di Ilio Barontini, costituisce i GAP

L’organizzazione militare del Partito Comunista, su suggerimento di Ilio Barontini[1], costituisce i GAP, “Gruppi di Azione Patriottica”, ognuno dipendente dai comandi militari di zona. Viene anche creato uno speciale settore che deve curare la diffusione di scritte antitedesche. Responsabile di questo settore Renato Guttuso, con Gastone Manacorda e Massimo Aloisi.

Per primi furono costituiti i GAP centrali: il “Pisacane” e il “Gramsci”, responsabile Carlo Salinari (Spartaco), il “Garibaldi” e il “Sozzi” affidati a Franco Calamandrei (Cola)[2]. Al comando della struttura Antonello Trombadori (Giacomo).

Il GAP “Pisacane”, era formato da Mario Fiorentini (Giovanni)[3], comandante e da Rosario Bentivegna (Paolo), Carla Capponi (Elena), Franco di Lernia (Pietro) e Lucia Ottobrini (Maria)[4].

Aldo Pavia

(nella foto Ilio Barontini)

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[1] Ilio Barontini (1890-1951). A 13 anni militante anarchico e a 15 si iscrive al Partito Socialista. Nel 1919 partecipa al gruppo politico “Ordine Nuovo” di Gramsci. Nel 1921 è tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia. Nel 1931, per sfuggire al Tribunale speciale, espatria in Francia e nel 1936 è con le Brigate Internazionali in Spagna. Invasa la Francia dai nazisti, organizza militarmente i nuclei dei partigiani comunisti, i “Franc tireurs-partisans”. Dopo il 25 luglio 1943, rientra in Italia e nella Resistenza, grazie alle sue esperienze militari pregresse, organizza le SAP (Squadre di Azione patriottica) e i GAP a Roma, Milano, Torino. Dopo la guerra deputato alla Costituente e poi senatore. Muore in un incidente d’auto nel 1951.

[2] Franco Calamandrei (1917-1982). Figlio del giurista Pietro Calamandrei. Giornalista, parlamentare del PCI. Arrestato dalla Banda Koch, riesce a evadere dalla Pensione Jaccarino con una rocambolesca fuga. Medaglia d’Argento al Valor Militare.

[3] Mario Fiorentini. Nato a Roma nel 1918. Studente delle Commerciali, inizia l’attività clandestina sia con Giustizia e Libertà, sia con il Partito Comunista. Dopo il 25 luglio 1943 è con Antonello Trombadori tra i fondatori dei nuovi Arditi del Popolo. Il 9 settembre combatte a Porta San Paolo, poi entra nei GAP centrali. Sua zona operativa quella denominata dal CLN “IVa Zona  di Roma”. Comanda la “Brigata Gramsci”, appartenente al GAP “Pisacane”. Dopo la liberazione della capitale, si fa paracadutare al Nord ed opera in Liguria, Piemonte, Lombardia e Emilia. Decorato con tre Medaglie d’Argento al Valor Militare e tre Croci di Guerra al Merito. Dopo la guerra, sostenuto dalla moglie, la gappista Lucia Ottobrini, affronta gli studi liceali e quelli universitari. Diventa docente di Geometria superiore all’Università di Ferrara. Oggi è un matematico di fama mondiale.

[4] Lucia Ottobrini (1904). A 18 anni entra nella Resistenza romana, nei GAP centrali, con i nomi di copertura “Maria” e “Leda”, partecipando ad azioni importanti. Dopo la liberazione sposa Mario Fiorentini. Medaglia d’Argento al Valor Militare.

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