29 dicembre 1943: a seguito dell’azione di Mario Fiorentini appare un manifesto con cui il Comando Germanico proibisce l’uso di qualsiasi tipo di bicicletta
Il giorno prima, Bartolomeo Di Pietro, della banda “Vaccareccia”, tradito da due infiltrati, era stato arrestato con il fratello Giovanni, perché in possesso di armi. Condotto a Regina Coeli, la mattina del 29 viene portato a via Tasso per essere interrogato. Duramente torturato, rimandato in fin di vita a Regina Coeli, muore nella notte.
A seguito dell’azione di Mario Fiorentini del 28 dicembre, sui muri di Roma appare un manifesto con cui il Comando Germanico proibisce l’uso di qualsiasi tipo di bicicletta. Si sparerà ai trasgressori, anche senza preavviso e le biciclette verranno requisite senza diritto a risarcimento. Applicando una rotella alle biciclette, i romani le trasformano per evitare la proibizione.
Viene disposto il coprifuoco dalle 22 alle 4 del mattino.
Censimento degli abitanti di Roma.
Aldo Pavia
(nella foto uno dei tanti divieti di utilizzare biciclette apparsi in Italia, questo datato luglio 1944)