24 febbraio 1944: il ministro degli Interni della RSI, Buffarini-Guidi, decreta che “ i disertori saranno passati per le armi”
Le spie Sabelli e Testorio[1] tendono un agguato a Ferdinando Agnini, animatore del movimento giovanile di Montesacro, capo dell’USI-Unione Studenti Italiani. Dopo averlo catturato, con la collaborazione di alcuni poliziotti, lo portano al commissariato locale sottoponendolo ad un pesante interrogatorio. Di nuovo cadendo in un tranello dei fascisti, involontariamente coinvolge il padre che viene a sua volta arrestato. Entrambi, consegnati ai tedeschi, vengono portati a via Tasso. Il 24 marzo, dopo aver subito dodici interrogatori, Agnini viene assassinato alle Ardeatine.
Attacco a tedeschi e fascisti sulla via Casilina.
Il ministro degli Interni della RSI, Buffarini-Guidi, decreta che “ i disertori e i renitenti alle chiamate di leva saranno passati per le armi”.
Aldo Pavia
(nella foto il Ministro della RSI Guido Buffarini-Guidi)
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[1] Altri collaboratori e spie dei nazisti furono Ubaldo Cipolla, Alberto (Mario) Pistolini, Dante Bruna, Domenico Campani, Alfredo Leboffe, Giovanni Malmo, Giovanni Amidei.