22 aprile 1944: a Salerno si insedia il governo Badoglio
La Prefettura di Rieti, in un suo rapporto, scrive che nel corso del rastrellamento sul monte Tancia, attuato da reparti della divisione Hermann Göring e da battaglioni della GNR,[1] nonché di durissime rappresaglie nelle zone circostanti, erano stati uccisi circa 100 ribelli[2] e arrestate 220 persone. Erano poi state arrestate altre 750 persone in un altro rastrellamento e 486 di queste inviate ai campi di concentramento per lavoro.
Attacchi partigiani in viale Angelico e in via Trionfale.
A Salerno si insedia il governo Badoglio.
Aldo Pavia
(nella foto Pietro Badoglio)
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[1] Guardia Nazionale Repubblicana (RSI).
[2] Tra queste vittime, Giordano Sangallo, già del GAP romano “Pisacane”. Tra i civili assassinati 8 donne e 7 bambini che, nonostante la loro giovane età, furono considerati “terroristi”. 306 Rosario Bentivegna, op. cit. pag. 126.