
2 marzo 1944: arrestati dalla banda Koch diversi partigiani
Da un aereo vengono lanciati spezzoni sull’Oratorio di San Pietro. Un morto e tre feriti tra i cittadini del Vaticano.
I tedeschi uccidono uno sconosciuto con un colpo alla nuca.
Ferito da ignoti un caposquadra dei battaglioni M.
Nei pressi di Roma viene ucciso dai nazifascisti il dirigente democristiano, Luciano Maffucci.
Vengono arrestati dalla banda Koch, su delazione, Aldo Eluisi[1], Vincenzo Saccottelli,[2] Fernando Norma, Renato Fabri, Cesare Leonelli, del Partito d’Azione. Assassinati alle Ardeatine.
Vengono catturati anche il carabiniere Gaetano Forte[3], del Fronte Clandestino
Militare “Banda Caruso”, Antonio Ayroldi (FCMR)242, Amedeo Ladonnici (FCMRbanda Finzi) e Gioacchino Di Salvo del Partito Democratico del Lavoro. Assassinati alle Ardeatine.
Aldo Pavia
(nella foto il carabiniere Gaetano Forte)
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[1] Aldo Eluisi (1898-1944). Negli “Arditi” nel corso della Prima guerra mondiale. Antifascista vicino al pensiero anarchico, molto legato a Vincenzo Baldazzi. Ferito alla schiena negli anni ’20 in uno dei tanti scontri con i fascisti. Si avvicina poi al Partito d’Azione. L’8 settembre 1943 si batte contro i tedeschi e partecipa poi alla Resistenza nella formazione di Giustizia e Libertà con “Cencio” Baldazzi. Tradito da un delatore viene imprigionato da Koch nella stessa cella di Pilo Albertelli. Assassinato alle Ardeatine. Medaglia d’Oro al Valor Militare.
[2] Vincenzo Saccottelli (1897-1944). Falegname. Assassinato alle Ardeatine.
[3] Gaetano Forte (1919-1944). Assassinato alle Ardeatine. Medaglia d’Oro al Valor Militare. 242 Medaglia d’Argento al Valor Militare.