18 novembre 1943: la banda Sarda ingaggia un combattimento con 200 paracadutisti tedeschi. A Torino i lavoratori della FIAT scendono in sciopero

La “banda Sarda”, composta da militari sardi sbandati dopo l’8 settembre, ingaggia un duro combattimento nelle campagne di Capranica con circa 200 paracadutisti tedeschi che erano in azione di rastrellamento. I tedeschi subiscono la perdita di una cinquantina di uomini. Passano per le armi alcuni dei componenti la banda, dopo averli seviziati.

Essendo a conoscenza che il generale Rodolfo Graziani e il generale tedesco Stahel avrebbero presenziato ad una adunata di ufficiali della R.S.I. al Teatro Adriano, il Comando delle Brigate Garibaldi affida a Giulio Contini e Roberto Forti il compito di collocare una bomba ad alto potenziale, preparata in precedenza in un locale di viale Giulio Cesare 137, sotto il palcoscenico del teatro. Una volta collocato l’ordigno, camuffato da estintore, lo scoppio doveva avvenire alle ore 16.  Purtroppo, per un errore di confezionamento dell’ordigno, l’operazione non riuscì.

Viene pubblicato clandestinamente il primo numero del giornale “La Nostra Lotta”, con il sottotitolo “Giornale degli studenti universitari”, in cui si invitano “tutti i fratelli italiani” a combattere contro i nazifascismi. A Torino i lavoratori della FIAT scendono in sciopero.

Aldo Pavia

(nella foto operai di Sesto San Giovanni in uno sciopero del 1943)

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