18 marzo 1944: ufficiali e collaboratori del FCMR vengono arrestati

Automezzi nemici colpiti in piazza del Popolo. Bombardamento su Appio Latino e Tiburtino.

Bombardamento su Prenestino, Nomentano e quartiere Italia, con un bilancio di 800 morti e circa 2.000 feriti.

Ufficiali e collaboratori del FCMR vengono arrestati. Tra loro Manfredi Azzarita[1], Giovanni Vercilio, Renato Villoresi[2], Francesco Pepicelli261, Umberto Lusana[3], Gerardo Sergi[4], tutti assassinati alle Ardeatine.

Viene arrestato l’ebreo Odoardo Della Torre, militante socialista.[5]

Ad Albano i partigiani uccidono, in uno scontro a fuoco,  i fascisti Pietro Severi e Bruno Taverna.

Aldo Pavia

(nella foto il Capitano Renato Villoresi)

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[1] Manfredi Azzarita (1912-1944). Capitano di Cavalleria. Medaglia d’Oro al Valor Militare.

[2] Renato Villoresi (1917-1944). Capitano d’Artiglieria. FCMR “Banda Fossi”. Medaglia d’Oro al Valor Militare. 261 Francesco Pepicelli (1906-1944). Maresciallo dei Carabinieri. FMCR “Banda Caruso”. Medaglia d’Oro al Valor Militare.

[3] Umberto Lusana (1904-1944). Figlio del generale ebreo Leonardo Lusana. L’8 settembre 1943, maggiore dell’Esercito, al comando del IV° battaglione paracadutisti “Nembo”, si oppone all’avanzata dei carri armati tedeschi. Collabora con il FCMR. Imprigionato in via Tasso. Medaglia d’Oro al Valor Militare.

[4] Gerardo Sergi (1917-1944). Brigadiere dei Carabinieri, a Roma al comando dell’VIII° Battaglione. Appartenente al FCMR, “Banda Caruso”. Medaglia d’Oro al Valor Militare.

[5] Odoardo Della Torre (1894-1944), laureato in filosofia e giurisprudenza, verrà assassinato alle Ardeatine.

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