18 febbraio 1944: I partigiani di due GAP attaccano Giuseppe Pizzirani

I partigiani di due GAP, nelle vicinanze di piazza Venezia, attaccano Giuseppe Pizzirani, segretario della Federazione fascista romana, a bordo della sua auto blindata. Carla Capponi cerca, senza successo, di colpire Pizzirani. Vengono feriti  Serafini, vice segretario del partito fascista repubblicano di Roma, l’autista di Pizzirani e tre militi della scorta.

Il maresciallo Graziani, capo dell’esercito della RSI con il decreto legislativo n.30 stabilisce la pena di morte per i renitenti e i disertori. Vengono richiamate alle armi le classi 1922 e 1923, e il primo quadrimestre 1924. I richiamati devono presentarsi entro il 25 febbraio.

Uccisa una SS in via Tuscolana.

In via Tabarrini uccisa dai GAP comunisti una spia della Gestapo.

Danneggiati carri armati tedeschi sulla Casilina.

Con il decreto n. 30, a sua firma, Mussolini ordina che gli iscritti alla leva e i miltari in congedo che non si presenteranno alle armi entro due giorni da quello prefissato, vengano puniti con la pena di morte e fucilati al petto.

Aldo Pavia

(nella foto Carla Capponi)

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