17 marzo 1944: è arrestato Maurizio Giglio, verrà assassinato alle Ardeatine
Il tenente della polizia fascista Maurizio Giglio[1], in realtà agente dell’OSS (nome in codice Cervo), che trasmetteva da una radio posta in un barcone sul Tevere, cade nelle mani di Pietro Koch che lo cattura presso il ponte Risorgimento. Seppur torturato atrocemente per tre giorni, non rivela alcunché. Assassinato alle Ardeatine. Viene diffuso un volantino dell’U.S.I. in cui si rivendica la severa punizione inflitta, dagli stessi studenti dell’organizzazione, al preside fascista dell’Istituto Magistrale Vittorio Colonna, che aveva offeso la memoria di un patriota fucilato davanti alla sua figlia.
Aldo Pavia
(nella foto Maurizio Giglio)
__________________________________________
[1] Maurizio Giglio (1920- 1944), tenente di fanteria, partigiano combattente. Medaglia d’Oro al Valor Militare. La radio da cui trasmetteva, “Radio Vittoria” era nata dalla struttura clandestina del PSIUP. Mario Avagliano, op. cit, pag.355, nota 14.