17 maggio 1944: partigiani travestiti da soldati tedeschi liberano 7 condannati a morte
Partigiani travestiti da poliziotti tedeschi bloccano il camion sul quale si trovano venti militi della PAI, plotone di esecuzione predisposto per la fucilazione di sette partigiani della banda “Tommaso Moro” di Bandiera Rossa. Catturati e legati in un fossato i militi, i partigiani indossano le loro divise e si indirizzano a Forte Bravetta. Correndo grandi rischi, entrati nel forte fingono di schierarsi come plotone d’esecuzione, ma dopo che il prete ha dato l’ultima benedizione ai condannati, quando ricevono l’ordine di procedere all’esecuzione sparano sui tedeschi e sui fascisti. Liberati i 7 condannati, fuggono sul camion, a tutto gas sull’Aurelia, per raggiungere nascondigli sicuri a Cerveteri. A condurre l’azione Vincenzo Guarniera, nome di battaglia “Tommaso Moro”. Il generale Alexander lo decora con la “Bronze Star Medal”e lo definisce: “uno dei primi uomini della Va Armata”.
La Gestapo cattura il tenente colonnello Luigi Cano e il maggiore Bianconi del FCMR. Incappati in un rastrellamento, i partigiani Paolo Rugliani e Aldo Romeo della formazione “Quarticciolo-Gordiani”, vengono catturati dai tedeschi e fucilati ad Ardea.
Aldo Pavia
(nella foto il generale Harold Alexander)