14 febbraio 1944: arresti e condanne a morte di partigiani
Su delazione della spia e collaboratore Federico Scarpato[1], vengono arrestati Vera Michelin-Salomon (ritenuta erroneamente ebrea) con il fratello Cornelio, Enrica Filippini Lera, Paolo Buffa, Paolo Petrucci, che verrà assassinato alle Ardeatine. Vera[2] ed Enrica, portate a via Tasso e poi nel braccio tedesco di Regina Coeli, verranno condannate dal tribunale militare tedesco ad anni di “lavoro duro e molta fame” da scontarsi in Germania. Deportate il 24 aprile 1944, dopo una breve permanenza a Dachau, verranno imprigionate ad Aichach, carcere di punizione e massima sicurezza (Zuchthause) per prigioniere politiche.
Viene arrestato il corazziere Giordano Calcedonio[3], del FCMR “banda Caruso”. A Palestrina viene eliminato il gerarca fascista Barcaroli.
Aldo Pavia
(nella foto il corazziere Giordano Calcedonio)
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[1] Federico Scarpato, dopo l’8 settembre interprete della Luftwaffe a Frascati. Inviato dalla PAI a via Tasso, si faceva chiamare “Fritz”. Attivo come spia e delatore soprattutto a San Lorenzo e a Montesacro. Condannato a morte, fucilato a Forte Bravetta il 26 aprile 1945.
[2] Vera Michelin-Salomon e la cugina Enrica Filippini Lera facevano parte della cellula comunista di piazza Vittorio.
[3] Giordano Calcedonio (1916-1944). Assassinato alle Ardeatine. Medaglia d’Oro al Valor Militare.