Lo scopo del libro Vittime dimenticate, di Giorgio Giannini, edito da Stampa Alternativa nel 2011, è di ricordare le ‘vittime dimenticate’ della barbarie nazista: Rom, disabili, omosessuali, testimoni di Geova, che sono stati discriminati e perseguitati dal regime nazista fin dall’inizio, nella primavera 1933.
I nazisti hanno eliminato 500.000 Rom. Il loro genocidio (chiamato nella loro lingua romanì Porrajmos-distruzione) è il più rimosso nella coscienza popolare per la secolare diffidenza che le popolazioni europee hanno nutrito verso di loro.
Con il Decreto per la lotta contro la piaga degli zingari, del dicembre 1938, la questione dei Rom, da problema di ordine pubblico, per la loro presunta tendenza a delinquere, divenne una “questione di razza”, perché attentavano alla purezza della razza ariana.
Il 16 dicembre 1942 il Decreto Auschwitz dispose l’internamento di tutti i Rom nel Campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove fu allestito il Settore B II E denominato Zigeunerlager (Campo degli zingari
Nei Lager, i Rom avevano un tatuaggio sul braccio con la lettera Z (iniziale di Zigeuner=zingaro) e portavano sull’abito civile (non avevano la casacca da internato e vivevano con i familiari) il triangolo marrone.
I nazisti hanno fin dall’inizio, nel 1933, discriminato i malati di mente, i malati incurabili ed i disabili, e con la Legge per la Protezione della prole affetta da malattie genetiche ereditarie, del 14 luglio 1933, ne hanno sterilizzati circa 350.000.
Nel settembre 1939, con l’inizio della guerra, hanno avviato il progetto per la loro eliminazione, denominato Aktion T 4 – Operazione T 4, ritenendoli ‘vite non degne di essere vissute’ ed elementi “improduttivi”, che pertanto rappresentavano un peso economico per la società. L’Aktion T 4 è stato il primo progetto di eliminazione collettiva, nel quale è stata sperimentata la ‘gassazione’, poi utilizzata nei Campi di sterminio. L’Operazione T 4 fu sospesa nell’agosto 1941, quando erano state eliminate circa 70.000 persone, di cui 5.000 bambini.
Fino alla fine della guerra fu attuata Aktion 14 F 13, chiamata eutanasia selvaggia che provocò la morte circa 90.000 persone, specie con la dieta di fame.
I nazisti hanno perseguitato fin dal 1933 anche gli omosessuali, per la loro diversità sessuale, che attentava alla “purezza” della razza ariana.
Migliaia di omosessuali sono stati internati, come asociali, prima nei Campi di rieducazione, e poi nei Lager. Portavano il triangolo rosa, con chiaro intento spregiativo. Molti sono stati sottoposti a terribili terapie cure mediche per ‘guarirli’.
I nazisti hanno perseguitato fin dal 1933 anche i Testimoni di Geova (chiamati bibelfoscher cioè “studenti della bibbia”), che sono stati internati nei Lager perché considerati ‘oppositori’ del regime nazista, di cui avevano messo in evidenza nelle loro riviste, fin dall’inizio, lo spirito liberticida e guerrafondaio. In particolare, non prestavano il saluto Heil Hitler!, non onoravano la bandiera nazista e soprattutto rifiutavano di svolgere il servizio militare. Nei Lager portavano il triangolo viola.