La pandemia di Covid-19 ha attirato un rinnovato interesse per il rapporto tra politica e scienza. I media generalmente inquadrano questa relazione come un’antinomia tra le parole competenti della scienza e gli interessi elettorali della politica. Anthony Fauci e Donald Trump rappresentano perfettamente i due volti di questa narrativa: l’eroe, l’immunologo guidato dalla competenza, e l’antagonista, il politico guidato dai propri elettori. Un aspetto spesso trascurato, però, riguarda le relazioni all’interno delle scienze e tra scienze diverse. Il consenso tra gli scienziati è tutt’altro che universale, e in particolare nel caso del Covid-19; inoltre, discipline diverse sottolineano problemi e soluzioni diversi. Questo pluralismo, in aggiunta, è quotidianamente rappresentato sia nei media tradizionali che sui social, con diversi effetti sull’opinione pubblica, la sua fiducia negli esperti e nella scienza, e la sua propensione a seguire le disposizioni.