«L’Italia ha diritto alla sua espansione anche in verticale!»: comincia così la missione dei «Fascisti su Marte, rosso pianeta bolscevico e traditor…». Film di Corrado Guzzanti del 2006 e diventato in seguito un cult, Fascisti su Marte è un lungometraggio satirico unico nel suo genere. Il personaggio del fascista Barbagli è apparso dapprima in vari scketch televisivi del programma Il caso Scafroglia di Rai 3 (2002) e, in questo ambizioso progetto cinematografico, diventa protagonista di una maxi parodia ispirata ai cinegiornali dell’epoca, ricca di citazioni storiche e cinefile, con una ricostruzione del linguaggio dell’Italia fascista e l’invenzione di nuovi spassosi termini adattati alla situazione marziana. Persino il tema portante della colonna sonora, scritto da Guzzanti per l’occasione, sembra uscito direttamente dal ventennio.

Mosso dallo spirito del “vero fascista”, un gruppo di improbabili camerati aderisce al progetto di conquista extraterrestre ideato dal gerarca Gaetano Maria Barbagli.

Il viaggio, l’esplorazione del nuovo pianeta e le dinamiche interne al partito offrono di continuo a Guzzanti l’occasione per esportare il “modello littorio” al pianeta rosso, e la parodia del regime fascista risulta dettagliata e strutturata. Una satira fondata su una ricerca storica molto approfondita e per questo, possiamo dirlo, veramente riuscita. Dalla costruzione del nemico marziano, subito individuato nei Mimimmi, pietre “partigiane”, fino ai malumori fra i camerati, questo lungometraggio puramente satirico si spinge ben oltre la parodia e ci offre uno spunto di riflessione sempre attuale, con un finale inaspettato che analizza “il popolo italico” fra amarezza e nostalgia.

In una breve e recente video intervista sul ruolo della comicità romana, Corrado Guzzanti ha ricordato la nascita del film:

Mi fa ridere la retorica, il linguaggio retorico altisonante, chi vuole spiegarti i valori della vita… Ridere di questo credo sia un ingrediente della comicità romana… nessuno si può prendere troppo sul serio. Fascisti su Marte nasce in televisione; ho fatto un programma molto anarchico che andava su Rai 3 con il mio amico e compagno Marco Marzocca… quindi è venuta questa idea di ricreare il fascismo nel vuoto. Cioè: come sarebbero i fascisti se ci fossero solo loro e il nulla intorno? Il bisogno disperato di un nemico, cioè qualcuno con cui avercela e da attaccare… Per cui (su Marte n.d.r.) non trovandolo, se la prendono con dei sassi strani… in mancanza di meglio… e tutta la propaganda e la retorica di quel linguaggio.

Il cast, anche se composto da personaggi noti, merita un breve approfondimento.

Corrado Guzzanti, che interpreta Barbagli, è un autore televisivo, comico, imitatore, attore, sceneggiatore e regista italiano. Amatissimo per i suoi personaggi, nelle trasmissioni televisive partecipa, a partire dagli anni Novanta, a molti programmi condotti da Serena Dandini, come Avanzi, Tunnel, Pippo Chennedy Show e L’ottavo nano. In seguito, da solo, realizza Il caso Scafroglia. Si ricordano le sue interpretazioni di maggior successo, i personaggi da lui inventati come Lorenzo, Vulvia, Quelo, Aniene e Padre Pizarro e tantissime imitazioni di esponenti politici e personaggi pubblici, tra cui Romano Prodi, Fausto Bertinotti, Giulio Tremonti, Enrico Ghezzi.

Marco Marzocca, a lungo collaboratore di Guzzanti e suo attore spalla in numerosi sketch e trasmissioni tv, interpreta qui Freghieri, ed è molto popolare per la partecipazioni a varie serie televisive. Lillo, in arte Pasquale Petrolo, nel ruolo di Pini, è noto soprattutto come attore comico, conduttore radiofonico e cantante dei Latte e i suoi derivati, gruppo rock demenziale fondato insieme al socio storico Greg (Claudio Gregori) e partner del duo comico Lillo e Greg, in onda sulla trasmissione 610 di Radio 2. Andrea Blarzino, attore televisivo, interpreta il fascista Santodio. Il compianto Andrea Purgatori, scomparso nel luglio 2023, interpreta Fecchia. Giornalista professionista di livello internazionale, ha lavorato a numerosi accadimenti storici e casi irrisolti, spesso connessi con il terrorismo italiano e internazionale. Tra le altre, seguì l’inchiesta sulla Strage di Ustica per cui scrisse il film Il muro di Gomma, in cui recintò. Numerose furono le collaborazioni a programmi televisivi, anche come conduttore, con particolare riferimento a La7. Andrea Salerno, nel ruolo di Bruno Caorso, è un giornalista, autore televisivo e dirigente d’azienda. È stato direttore dei canali LA7 e LA7d. Con loro, impegnati a rappresentare il maschio italico, troviamo anche una validissima componente del cast femminile: l’attrice e conduttrice Irene Ferri nel ruolo di Capo Amazzone spaziale. E ancora Caterina Guzzanti, attrice comica e imitatrice, nel ruolo di amazzone; Simona Banchi nel ruolo della Madonna del manganello e Paola Minaccioni, attrice comica teatrale, radiofonica e televisiva che interpreta nientemeno che la Befana fascista.

Una piccola nota sull’anno di uscita del film. Nel 2006, in Italia la nazionale vince i mondiali di calcio a Berlino, l’Unione di Romano Prodi arriva al governo sconfiggendo il centro-destra guidato da Silvio Berlusconi. Scompare Oriana Fallaci, scrittrice e giornalista inviata in Vietnam e Medio Oriente, a lungo negli Stati Uniti. Dopo anni di latitanza viene arrestato Bernardo Provenzano, fra i più spietati criminali di “Cosa nostra”. Iniziano le Olimpiadi di Torino: in questa edizione esordisce il Curling, sport a squadre su ghiaccio, fino ad allora sconosciuto al grande pubblico. Nel resto del mondo invece sono degne di nota: la fondazione di Wikileaks, organizzazione guidata da Julian Assange e la morte del dittatore cileno Augusto Pinochet. Viene condannato a morte Saddam Hussein, dittatore iracheno, per crimini contro l’umanità. Fa notizia il lancio del social network Twitter; scompare Philip Noiret, attore francese amatissimo in Europa, indimenticabile per Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore e per Il postino di Massimo Troisi.

Eppure, nonostante il mondo sia parecchio cambiato, e siano trascorsi quasi vent’anni dalla sua uscita, gli spettatori che videro Fascisti su Marte all’epoca in sala, come chi scrive, lo avranno sicuramente rievocato in questi tempi molto cupi guardando agli scenari internazionali. Da allora il pianeta rosso non ha fatto molto parlare di sé. Nel 2015 è uscito il film The Martian – Sopravvissuto di Ridley Scott. Un po’ di attenzione scientifica si è avuta nel 2018 per l’ammaraggio della sonda NASA Lander Insight e, nel 2020, del Rover Perseverance. Solo di recente, l’Azienda Spaziale Space X, guidata dal controverso imprenditore Elon Musk, oggi consigliere del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha rilanciato vari programmi di esplorazione e di lanci strategici per la futura colonizzazione di Marte.

In conclusione non possiamo che consigliare la visione di Fascisti su Marte, perché non tutta la satira è studiata e realizzata con tanta attenzione alla storia e al linguaggio. Una prospettiva particolare e un modo diverso per ricordarci cosa è stato il fascismo e perché non deve ritornare. Con leggerezza.

di Alessandro Calisti

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