16 dicembre 1899 nasce Carlo Rosselli

Nato a Roma il 16 dicembre 1899 da Giuseppe Emanuele Rosselli e Amelia Pincherle, Carlo Rosselli è il secondo di tre figli: Aldo il maggiore e Nello il minore. Quando nel 1903 la madre si separa dal marito, si trasferisce coi bambini a Firenze; il padre morirà pochi anni dopo, nel 1911.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, il maggiore dei tre fratelli parte volontario per il fronte e cade in combattimento. Carlo verrà arruolato poco dopo ma non parteciperà alle azioni di guerra, mentre il fratello minore Nello farà il servizio militare ma non sarà impegnato al fronte. Nel 1920 insieme a Nello partecipa alla fondazione del Circolo di Cultura della sua città, vi partecipa anche Piero Calamandrei.

Nel 1921 si laurea in Scienze Politiche all’Università di Firenze e due anni dopo in Legge a Siena con una tesi sul sindacalismo operaio. Nel 1921 il Partito socialista si scinde, nel 1922 Mussolini marcia su Roma, nel 1924 viene assassinato Giacomo Matteotti. L’anno dopo si iscrive insieme a Gaetano Salvemini al Partito socialista unitario, di cui era stato segretario Matteotti. Sempre nel 1925 inizia ad insegnare Istituzioni di Economia Politica a Genova, partecipando allo stesso tempo alla stesura del primo numero del giornale antifascista clandestino “Non Mollare”, ma la testata chiude poco dopo in seguito alle violenze fasciste verso i suoi redattori. Nel marzo del 1926 decide allora di fondare assieme a Pietro Nenni la rivista “Il quarto stato”.

Sposato con rito civile con Marion Cave, nel 1926, avrà da lei tre figli. Ma alla serenità familiare non corrisponde una tranquillità politica: nel novembre di quell’anno Mussolini scioglie tutti i partiti e le associazioni contrarie al regime e lui, insieme a Ferruccio Parri, Sandro Pertini e Italo Oxilia organizzano l’espatrio di Filippo Turati, il fondatore del Partito socialista e principale riferimento dei socialisti italiani. Rientrato in Italia con Ferruccio Parri, Carlo viene arrestato e rinchiuso nel carcere di Massa. Nel 1927 viene processato insieme a Ferruccio Parri per l’espatrio di Turati e confinato sull’isola di Lipari. In quel periodo scrive il suo testo teorico più importante “Il socialismo liberale”.

Nel 1929 fugge da Lipari assieme a Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti, arrivando a Parigi. Qui fonda il movimento Giustizia e Libertà. Tra il 1930 e il 1931 pubblica il suo testo in Francia. Tra gli organizzatori di un volo su Milano con diffusione di volantini antifascisti, viene processato in Svizzera ed espulso dal Paese. L’anno successivo tenta una impresa simile ma viene incarcerato ed espulso anche dalla Germania.

Nel 1934 escono i “Quaderni di Giustizia e Libertà”. Nel 1936 scoppia la guerra civile spagnola: Carlo accorre in soccorso della Repubblica autonoma della Catalogna dove organizza la Colonna italiana. Il 27 aprile del ’37 muore Gramsci. Rosselli gli dedica tutta la prima pagina di “Giustizia e Libertà”, affermando che si tratta del  “più grande delitto del fascismo” dopo quello di Matteotti.

Il 9 giugno 1937 Carlo e Nello Rosselli vengono uccisi a Bagnoles sur l’Orne da alcuni sicari mandati da Mussolini.

Marco Zanier

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Per approfondire si vedano i suoi scritti:

“Socialismo liberale” a cura di John Rosselli e con introduzione di Norberto Bobbio, Einaudi, Torino, 1979 ora anche edito dal Corriere della Sera con prefazione di Nicola Tranfaglia, Milano, 2011; “Scritti scelti”, a cura di Gian Biagio Furiozzi, “Quaderni del Circolo Rosselli”, n. 4/2000, Alinea Editrice, Firenze, 2000; “Liberalismo socialista e socialismo liberale” a cura di Nicola Terracciano, Galzerano, Casalvelino Scalo, 1992; “Dallo scioglimento della concentrazione antifascista alla guerra di Spagna, 1934 – 1937” a cura di Costanzo Casucci, Einaudi, Torino, 1992; “Giustizia e libertà e la concentrazione antifascista, 1929 – 1934” a cura di Costanzo Casucci, Einaudi, Torino, 1988; “Scritti politici e autobiografici” con prefazione di Gaetano Salvemini, Polis, Napoli, 1944; “Filippo Turati e il movimento socialista italiano” a cura di Antonio Lucarelli, Istituto socialista di cultura Giuseppe Di Vagno, Bari, 1944

Si vedano inoltre gli scritti su di lui:

Paolo Bagnoli “L’Italia civile dei Rosselli”, Biblion, Milano, 2019; “Carlo e Nello Rosselli. Testimoni di Giustizia e Libertà” a cura di Valdo Spini, Edizioni Clichy, Firenze, 2016;  Aldo Garosci “Rileggere Carlo Rosselli nell’Italia del dopoguerra” a cura di Lauro Rossi e Elena Savino, con introduzione di Paolo Bagnoli, Biblion, Milano, 2016; Paolo Bagnoli “Carlo Rosselli. Socialismo, giustizia e libertà”, Biblion, Milano, 2016; Nicola Tranfaglia “Carlo Rosselli e il sogno di una democrazia sociale moderna”, Dalai, Milano, 2010; “Attualità del Socialismo Liberale”, a cura di Paolo Bagnoli, in “Quaderni del Circolo Rosselli”, n. 2/2007, Firenze, Alinea Editrice, Firenze, 2007; Salvo Mastellone “Carlo Rosselli e la rivoluzione liberale del socialismo. Con scritti e documenti inediti”,  Olschki, Firenze, 1999; ; “I Rosselli : epistolario familiare di Carlo, Nello, Amelia Rosselli, 1914-1937” a cura di a cura di Zeffiro Ciuffoletti e con introduzione di Leo Valiani, Mondadori, Milano, 1997;  Aldo Rosselli “La famiglia Rosselli: una tragedia italiana”, con presentazione di Sandro Pertini e prefazione di Alberto Moravia, Bompiani, Milano, 1983; Aldo Garosci “Vita di Carlo Rosselli” (2 vol.), Vallecchi, Firenze, 1973

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