L’anno è iniziato male. Dopo il decesso del prof. Gastone Cottino, ora quello dell’avv. Felice Besostri, grande e caro Amico, lo frequentai da almeno 20 anni sempre attento alle nostre iniziative di Giustizia e Libertà a cui partecipò più volte con lo spirito alto di chi viene per ascoltare.
Uomo a 360 gradi, di una simpatia coinvolgente e di grande sensibilità umana, civile, democratica, civil servant difensore strenuo dei diritti politici ed elettorali dei cittadini, confiscati da oligarchi affamati di prepotenza con leggi elettorali antidemocratiche.
Tante battaglie di cui fu il tessitore ci accomunarono, da quella vittoriosa contro l’infame porcata calderoliana a quella contro italicum renziano e il suo infelice parto, il rosatellum.
Difensore anche nella sua esperienza parlamentare e non solo dei diritti delle minoranze linguistiche, come la mia arbresche, uomo sincero e sempre attivo che ha lasciato una traccia e un esempio.
Lo incontrai da ultimo all’assemblea nazionale della FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane ove intervenne con la solita coinvolgente veemenza per ricordarci l’urgenza di restituire agli elettori italiani il diritto di scegliere i propri rappresentanti non inquinando il sistema democratico e svilendo il ruolo centrale in una democrazia parlamentare rappresentativa del parlamento. In un quadro europeo che consenta di praticare il percorso verso la federazione europea.
Prima che sia troppo tardi sotto il fuoco avverso dei populismi e dei sovranismi.
Ciao Felice non ti dimenticherò, non ti dimenticheremo