9 giugno 1937 vengono uccisi i fratelli Rosselli
Il 9 giugno del 1937, a Bagnoles-de-l’Orne, una località nel nord della Francia, Carlo e Nello Rosselli venivano uccisi da alcuni militanti di un’organizzazione di estrema destra francese chiamata Cagoule, dal nome del cappuccio con cui si mascheravano durante le loro spedizioni. Gli storici sono giunti alla conclusione che probabilmente fu Galeazzo Ciano, genero di Mussolini e allora Ministro degli Esteri a ordinare la loro uccisione.
Carlo e Nello avevano, rispettivamente, 37 e 36 anni quando vennero assassinati. Erano due giovani intellettuali antifascisti, di origine ebraica. Erano molto legati tra loro ed entrambi assorbiti nei loro studi di storia e filosofia.
Carlo aveva fondato a Parigi nel 1929 insieme agli esuli Francesco Fausto Nitti ed Emilio Lussu il movimento di Giustizia e Libertà che preparava le condizioni per una rivoluzione antifascista in Italia che non ricostituisse semplicemente il vecchio ordine liberale ma creasse una democrazia che coniugasse la giustizia sociale con gli ideali del Risorgimento. Fu lui a teorizzare il cosiddetto socialismo liberale, ossia un socialismo radicale a matrice riformista e non marxista. Nel 1926, insieme a Pietro Nenni (che divenne poi leader del PSI) aveva fondato la rivista Quarto Stato.
Nello era uno storico affermato, collaborava a di Quarto Stato, era uno studioso del Risorgimento e del pensiero di Mazzini e Bakunin, si occupava di politica seguendo i dettami filosofici. Si trovavano in Normandia perché Carlo vi soggiornava per ricevere cure termali, dopo essere andato in esilio per evitare le persecuzioni fasciste e aver combattuto nella Guerra civile spagnola: suo fratello Nello lo aveva raggiunto da poco.
Con il loro pensiero e le loro attività i fratelli Rosselli influenzarono profondamente il pensiero democratico e antifascista.
Il movimento di Giustizia e Libertà fu impegnato in prima linea nella Guerra civile spagnola del 1936 ancora sotto la guida di Carlo Rosselli. Dopo il suo assasinio, fu guidato da Emilio Lussu che gli diede una forte impostazione socialista. Giustizia e Libertà si dissolse il 25 luglio del 1943, ma dal suo percorso e dal suo patrimonio di idee straordinario nacque il Partito d’Azione ossia il secondo partito armato impegnato nella Resistenza per la liberazione dal nazifascismo.
Marco Zanier
Per approfondire:
Mimmo Franzinelli “Il delitto Rosselli. 9 giugno 1937. Anatomia di un omicidio politico”, Mondadori, Milano, 2007; Sergio Anelli “9 giugno 1937. Uccidere Rosselli”, Nino Aragno, Buccinasco, 2006; Franco Bandini “Il cono d’ombra: chi armò la mano degli assassini dei fratelli Rosselli”, Sugarco, Milano, 1990