
29 aprile 1944: arrestati su delazione Carlo Salinari, Franco Calamandrei, Luigi Pintor ed altri
Fucilato a Forte Bravetta Pietro Benedetti[1].
Viene arrestato il gappista Guglielmo Blasi, mentre effettuava un furto e trovato in possesso di documenti tedeschi contraffatti. Per salvarsi diventa collaboratore della banda Koch, favorendo gli arresti di Carlo Salinari, Franco Calamandrei, Luigi Pintor[2], Raoul Falcioni, Duilio Grigioni e Silvio Serra.[3] Invano darà la caccia a Carla Capponi e a Rosario Bentivegna.
Aldo Pavia
(nella foto Luigi Pintor)
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[1] Pietro Benedetti, ebanista, commissario politico della Ia Zona del PCI. La sua prigionia a via Tasso è testimoniata dal suo nome graffito sul muro della cella.
[2] Luigi Pintor (1925-2003). Nato in una famiglia antifascista sarda, fratello di Giaime Pintor. Combatte con i GAP fino al suo arresto il 14 maggio 1944. Torturato per 8 giorni dagli aguzzini della banda Koch, alla Pensione Jaccarino. Poi imprigionato a Regina Coeli, condannato a morte. Liberato all’arrivo degli americani.
[3] Silvio Serra verrà fucilato il 4 giugno 1944. Medaglia d’Oro al Valor Militare.