24 gennaio 1944

La partigiana Marcella Ficca Monaco e il marito Alfredo, medico di notte del carcere di Regina Coeli[1], riescono a fare fuggire dalla prigione, grazie a documenti falsificati, Sandro Pertini, Giuseppe Saragat e i partigiani Luigi Andreoni, Torquato Lunadei, Ulisse Ducci, Carlo Bracco e Luigi Allori del PSIUP[2]. A Marcella Monaco verrà conferita la Medaglia d’argento al Valor Militare.

Viene catturato il tenore Nicola Ugo Stame[3], uno dei comandanti di Bandiera Rossa. Torturato a via Tasso e imprigionato a Regina Coeli, verrà assassinato alle Ardeatine. Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Maria Teresa Regard, dei GAP Centrali, fa esplodere un ordigno nel posto di ristoro tedesco alla stazione Termini, provocando una ventina di morti e molti feriti. Incendiato un autocarro in via Crispi.

Aldo Pavia

(nella foto Sandro Pertini e Giuseppe Saragat)

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[1] Alfredo Monaco (1910-1988). Tisiologo e pneumologo di fama mondiale. Tra le decine di patrioti detenuti da lui salvati, anche Antonello Trombadori, fatto da lui passare “gravissimo e intrasportabile” la mattina del 24 marzo, quando i nazisti fecero la mortale chiamata per le Ardeatine. Dopo la liberazione di Roma, primario al Forlanini.

[2] L’aiuto esterno è fornito da Giuliano Vassalli, Massimo Severo Giannini, Filippo Lupis. Peppino Sapiengo, dal tenente della PAI Vito Maiorca e da Luciano Ficca. Mario Avagliano, op. cit

[3] Nicola Ugo Stame (1908 – 1944). Tenore lirico, arrestato perché antifascista nel 1939. Capozona di Bandiera Rossa.

 

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