
22 dicembre 1943: vengono fucilati a Forte Bravetta Mario Carucci e Riccardo Di Giuseppe
Viene vietato il cambio di domicilio senza precisa autorizzazione. I portieri degli stabili vengono resi responsabili dell’osservanza del divieto[1]. Qualora non osservassero l’ordine per loro è prevista la deportazione in Germania.
Vengono fucilati a Forte Bravetta Mario Carucci[2] e Riccardo Di Giuseppe[3].
Aldo Pavia
(nella foto la targa dedicata a Maio Carucci)
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[1] Presso il comando tedesco di via Valadier 34 vi era l’ufficio controllo dei registri dei portieri
[2] Mario Carucci, paracadutista, militante nel Movimento dei Cattolici comunisti
[3] Riccardo Di Giuseppe, appartenente alla Banda Vicovaro