21-22 dicembre 1943: un reparto di SS e gli uomini della banda Koch nel Collegio Lombardo arrestano Giovanni Roveda
Un reparto di SS e gli uomini della banda Koch, violando le norme di diritto internazionale riguardanti l’extraterritorialità degli edifici del Vaticano, irrompono nel Collegio Russicum , in quello Orientale e nel Collegio Lombardo, tutti ubicati nei pressi di Santa Maria Maggiore, arrestando 11 persone. Nel Collegio Lombardo viene arrestato Giovanni Roveda[1].
Aldo Pavia
(nella foto Giovanni Roveda)
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[1] Giovanni Roveda, dirigente partigiano e membro della Direzione del Partito Comunista, segretario clandestino della Cgil. Arrestato, portato in carcere a Roma, poi trasferito a Padova e il 6 gennaio 1944 a Verona, nel carcere degli Scalzi. Sei partigiani dei GAP, guidati da Emilio Bernardinelli, con un’azione temeraria lo libereranno il 17 luglio 1944. Nell’azione cadono i partigiani Danilo Pretto, deceduto in ospedale, e Lorenzo Fava, dopo essere stato a lungo torturato dai tedeschi e dai fascisti. Fucilato il 23 agosto 1944. Anche Bernardinelli rimane ferito.