17 gennaio 1944
Kappler arresta i generali di brigata aerea Sabato Martelli-Castaldi[1] e Roberto Lordi[2]. Rinchiusi a Via Tasso, verranno assassinati alle Ardeatine. La Guardia di Finanza si rifiuta di inviare uomini e ufficiali per i plotoni di esecuzione, in osservanza ad una imposizione nazista a che plotoni delle forze armate italiane eseguissero le condanne a morte pronunciate dal Tribunale di guerra tedesco. Nella notte tra il 17 e il 18, i gappisti della VIIIa zona fanno saltare centraline telefoniche sulla Casilina e sulla Prenestina.
In occasione dell’apertura dell’anno accademico, manifestazione davanti al Policlinico, organizzata dal Comitato Studentesco di Agitazione, con la richiesta di sospendere i corsi di laurea. Gli studenti stracciano i registri e percuotono i fascisti di guardia. Maurizio Ferrara incita i colleghi alla ribellione. Poi si forma un corteo. Per tutto i mesi di gennaio e febbraio si hanno scioperi studenteschi nei Licei, quali il Visconti, il Dante Alighieri, il Virgilio, l’Apollinare, organizzati da un Comitato di agitazione unitario formato da Giorgio Candeloro (Pd’A), Ignazio Ughi (DC), Pasquale Dabbiero (PCI), Gaetano Gabriele (Cattolici comunisti).
Aldo Pavia
(nella foto il generale Roberto Lordi)
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[1] Nato a Cava de’ Tirreni. Partigiano combattente con il nome di “Tevere”. Con Roberto Lordi aveva formato una banda a Tivoli. Medaglia d’Oro al Valor Militare.
[2] Erano dirigenti del Polverificio Stacchini e rifornivano di esplosivo i gruppi della Resistenza. Si erano presentati a via Tasso per chiedere la libertà per il proprietario della loro azienda, detenuto perché sospettato di rapporti con i partigiani. Roberto Lordi, cugino di Achille Lordi del Pd’A, Medaglia d’Oro al Valor Militare.