15 ottobre 1943: Giuseppe Bernasconi e la sua banda riescono ad arrestare Sandro Pertini e Giuseppe
Giuseppe Bernasconi, un truffatore che dopo il 25 luglio si spacciava per alpino e dopo l’8 settembre collaboratore delle SS, con la sua banda riesce ad arrestare due dei più importanti dirigenti della Resistenza: Sandro Pertini e Giuseppe Saragat[1]. Dopo un interrogatorio in questura, vengono rinchiusi nel Sesto braccio di Regina Coeli. Poi, visto che nulla esce dalle loro bocche, il 15 novembre vengono inviati al Terzo braccio, a disposizione delle SS.
Dai muri di Roma vengono strappati i manifesti tedeschi che incitano all’arruolamento volontario degli operai. Vengono licenziate le maestranze del Poligrafico dello Stato. Gli impianti sono destinati ad essere trasferiti al Nord. Viene bombardata Aprilia.
Aldo Pavia
(nella foto Sandro Pertini e Giuseppe Saragat)
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[1] Entrambi poi eletti Presidente della Repubblica Italiana. Sandro (Alessandro) Pertini, Medaglia d’Oro al Valor Militare, nel 1978 e Giuseppe Saragat nel 1964.