
10 febbraio 1944: A Centocelle i partigiani bloccano una colonna di automezzi
A Centocelle i partigiani dell’VIIIa Zona del P.C.I[1] con spezzoni incendiari bloccano una colonna di automezzi diretti alla volta del fronte[2].
Bombardato dagli alleati Castelgandolfo. Oltre 400 i morti. Colpite anche Genzano, Ariccia e Marino.
Aldo Pavia
(nella foto Carla Capponi)
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[1] Dopo lo sbarco alleato ad Anzio, il comando militare clandestino comunista aveva sciolto i GAP garibaldini. Carlo Salinari, Carla Capponi, Rosario Bentivegna e Vittorio Oriali vennero inviati nell’VIIIa Zona (Quadraro, Tor Pignattara, Centocelle, Prenestino, Quarticciolo e Borgata Gordiani), successivamente raggiunti da Giordano Sangallo e Sergio Maggi. Rosario Bentivegna, op. cit. pag. 116 e 117.
[2] Comandante dei GAP dell’VIIIa Zona era Valerio Fiorentini. Il responsabile politico di Centocelle l’operaio della Breda, Tonino Malvaso. Responsabile militare il lattaio Ugo Urbani. Rosario Bentivegna, op. cit. pag. 118.