1° maggio Festa dei Lavoratori

Questa festa è legata alla conquista delle otto ore di lavoro giornaliere che appartiene alla storia del movimento operaio e ne costituisce una delle sue affermazioni più importanti. Sin dal tempo delle società di mutuo soccorso, alla metà dell’Ottocento, la riduzione dell’orario di lavoro è stata una delle priorità di quella che poco dopo si sarebbe autodefinita “classe operaia”.

Nel 1866 fu approvata a Chicago la prima legge che prevedeva l’orario di lavoro di otto ore che però entrò in vigore solo il 1° maggio 1867: in quel giorno diecimila lavoratori scesero in piazza al grido di “8 ore di lavoro, 8 ore di svago, 8 ore per dormire”, perché nella fase di ascesa del capitalismo industriale, il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori era una delle priorità immediate da realizzare. Quello stesso giorno nel 1886 durante la manifestazione di anarchici a sostegno dei lavoratori in sciopero per quelle stesse ragioni vennero condannati a morte otto lavoratori accusati ingiustamente di un attentato.

La festa del 1° maggio venne assunta come festa di tutti i lavoratori dalla II Internazionale del 1891. In Italia la festa fu abolita nel 1923 da Mussolini e solo dopo la Liberazione dal nazifascismo, nel 1947, divenne festa nazionale, ma proprio quel Primo Maggio a Portella della Ginestra in Sicilia la banda del bandito Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone quattordici.

Dal 1990 i sindacati confederali italiani CGIL CISL e UIL festeggiano questa giornata con il concerto musicale in piazza San Giovanni a Roma.

 

Marco Zanier

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Mag 01 2025

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