RISORGIMENTO

1820-1821  Moti carbonari: A Napoli e in Piemonte scoppiano insurrezioni che portano alla concessione di costituzioni, poi ritirate. Le rivolte sono represse con l’aiuto dell’Austria.

1831  
Modena, Parma, Bologna: moti carbonari. Si creano governi provvisori: la rivolta è repressa con l’aiuto dell’Austria. Giuseppe        Mazzini fonda la “Giovine Italia” per un’Italia “libera, unita, indipendente e repubblicana”

1832  Roma: Papa Gregorio XVI can l’enciclica Mirari Vos condanna le idee liberali.

1846  Roma: Papa Pio IX concede l’amnistia per i reati politici, avvia riforme liberali e promuove una Lega doganale tra gli Stati italiani.    Piemonte: Carlo Alberto avvia riforme liberali.

1848-1849  Sicilia: moto insurrezionale: concessa la costituzione. Toscana: concessa la costituzione. Roma: concessa la costituzione.
Piemonte: concesso una Statuto
(detto Albertino).

Prima guerra di indipendenza. Milano: il popolo insorge e caccia gli austriaci nelle Cinque Giornate. L’esercito piemontese si muove in aiuto di Milano; Parma e Piacenza insorgono e chiedono l’annessione al Piemonte. Dopo 5 mesi l’Austria sconfigge il Piemonte e recupera tutte le posizioni. Venezia e Roma: le città insorgono e proclamano Repubbliche indipendenti con governi provvisori. Le città, assediate, cadono nel 1849. Anche in Toscana la Repubblica cade e in Sicilia viene ritirata la costituzione. Repressioni in tutti gli Stati.

1852  Piemonte: Cavour inaugura il governo detto del connubio, frutto dell’accordo tra centro-destra e centro-sinistra.

1853  A Genova viene fondato da Mazzini il Partito d’azione. 

1855  Piemonte: Cavour introduce una legge che rivendica la sovranità del potere civile nei confronti del clero. Il Piemonte partecipa alla guerra di Crimea a  fianco di Francia e Inghilterra: l’anno successivo, al Congresso di pace di Parigi, parla della causa italiana davanti all’Europa.

1857  Campania: fallito moto mazziniano (spedizione di Sapri). Venezia: Daniele Manin fonda la Società Nazionale per l’unificazione sotto casa Savoia. Vi aderisce anche Giuseppe Garibaldi.

1858  Piemonte: accordi di Plombières: Piemonte e Francia si alleano contro l’Austria.  

1859  Seconda guerra di indipendenza. Nord Italia: l’Austria dichiara guerra al Piemonte e la Francia scende in suo aiuto. Toscana, Parma, Modena e Legazioni pontificie insorgono e chiedono l’annessione al Piemonte. Firmata la  pace, la Lombardia è annessa al Piemonte, il Veneto resta all’Austria e negli stati centrali tornano i regnanti.

1860  Spedizione dei Mille. Sud Italia: Garibaldi conquista il Regno delle due Sicilie sbarcando a Marsala; l’esercito piemontese sconfigge le truppe pontificie marciando da nord. Garibaldi consegna a Vittorio Emanuele II le terre conquistate. Plebisciti in tutto il Paese sanciscono la nascita del Regno d’Italia.

1861  II 17 marzo viene proclamato il Regno d’Italia. Il 23 marzo si costituisce il primo governo  del regno d’Italia, presieduto da Camillo Benso conte di Cavour che muore il 6 giugno successivo. Gli succede Bettino Ricasoli.

1866  Terza guerra di indipendenza. Veneto: L‘Italia, alleata can Francia e Prussia, dichiara guerra all‘Austria. Firmata la pace, il Veneto passa all’Italia, il Trentino resta all’Austria fino al 1918.

1870  Roma: scoppia la guerra tra Francia e Prussia. L’Italia approfitta dell’impegno francese per attaccare lo Stato della Chiesa. Roma diventa la capitale d‘Italia.



L’ITALIA LIBERALE

1863  La legge Pica stabilisce la legge marziale per tutti i territori interessati dal brigantaggio.

1865  Entra in vigore il Codice Pisanelli.

1866  Con la terza guerra di indipendenza il Veneto è annesso al Regno d’Italia.

1869  Il governo impone la tassa sul macinato, che provoca rivolte in tutto il Paese.

1870  Roma e il Lazio vengono annessi al Regno d’Italia.

1871 II Parlamento italiano approva la legge delle guarentigie (garanzie) che regola i rapporti tra Stato e Chiesa. Il papa si rifiuta di riconoscerla.

1872  Il 10 marzo muore a Pisa Giuseppe Mazzini.

1874  Papa Pio IX pronuncia il non expedit (non è opportuno): i cattolici non devono partecipare alla vita politica italiana.

1876  Raggiunto il pareggio del bilancio dello Stato. La destra storica, al governo dal 1861, viene messa in minoranza. Inizia la fase della sinistra storica.

1877  L’inchiesta agraria, guidata da Stefano Jacini, mette in luce la povertà di tante zone d’Italia, in particolare del sud. La legge Coppino impone l’obbligo scolastico fino a 9 anni.

1878  Muore a Roma Vittorio Emanuele II.

1882  Allargamento del diritto di voto, per capacità e non solo per censo. II corpo elettorale passa dal 2,2% della popolazione al 7%. Il 20 maggio a Vienna l’Italia stipula il trattato della Triplice Alleanza con Austria e Germania

1885  L’Italia occupa il porto di Massaua.

1887  Il 26 gennaio, in Eritrea, a Dogali, un reparto dell’esercito italiano viene sconfitto dagli abissini. Primo governo di Francesco Crispi, Interprete di una politica coloniale aggressiva e di una politica interna protezionistica e autoritaria.

1889  Trattato di Uccialli: l’Italia ottiene privilegi economici in Etiopia. L’Italia invade la Somalia.

1891  Papa Leone XIII promulga l’enciclica Rerum Novarum, che dà il via alla dottrina sociale della Chiesa. Il 15 gennaio esce a Milano la rivista “Critica sociale”, diretta da Filippo Turati e Anna Kuliscioff, e viene istituita la prima Camera del Lavoro.

1892   Nasce il Partito dei lavoratori italiani(che assumerà nel 1895 il nome di partito socialista italiano), guidato da Filippo Turati.

1894   Moti popolari in Sicilia (fasci siciliani) e nel centro Italia, repressi con la forza militare.

1896  Guerra d’Abissinia: l’Italia subisce una rovinosa sconfitta militare ad Adua che provoca le dimissioni di Crispi.

1898  Crisi di fine secolo: rivolte popolari contro il rincaro del prezzo del pane e dure repressioni. Il 19 luglio è istituita la Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia, preludio dell’Istituto nazionale  della previdenza sociale (Inps)

1900  A Monza l’anarchico Gaetano Bresci uccide re Umberto.

1901  Diventa presidente del consiglio Zanardelli, poi, nel 1903, Giolitti. Inizia l’età giolittiana.

1904  Papa Pio X permette ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana.

1906  Giolitti attua importanti riforme per i lavoratori: previdenza, assicurazioni, riposo festivo, limitazione dell’orario di lavoro, protezione del lavoro femminile e minorile.  Nasce la Confederazione Generale del Lavoro (CGdL).

1910  Viene fondata a Torino la Confederazione italiana dell’industria che pone le basi della futura Confindustria; a Firenze viene fondata l’Associazione nazionalista italiana.

1911  L’Italia dichiara guerra alla Turchia per annettere la Libia, conquistata l’anno successivo.

1912  Allargamento del diritto al voto (suffragio universale maschile). Il corpo elettorale passa dal 7% al 23,2% della popolazione.

1914  Governo del conservatore Salandra. Il 7 giugno comincia la “settimana rossa” nelle Marche e in Romagna. Il 28 luglio l’Austria dichiara guerra alla Serbia, scoppia la Prima guerra mondiale. Il 1° agosto l’Italia dichiara ufficialmente la neutralità.

1915  Il 26 aprile l’Italia firma il patto di Londra  con le potenze dell’Intesa (Francia, Inghilterra e Russia) e il 24 maggio dichiara guerra all’Austria.

1916  Il 27 agosto l’Italia dichiara guerra alla Germania.

1917 Tra l’8 e il 12 marzo scoppia la Rivoluzione in Russia (febbraio secondo il calendario russo). Lo zar Nicola II è costretto ad abdicare e si instaura una Repubblica parlamentare.  Il 6 aprile, gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Germania. Il 24 ottobre inizia la rotta di Caporetto, in seguito a una massiccia offensiva austro-tedesca nel settore nord del fronte dell’Isonzo.  Il 6 novembre (24 ottobre secondo il calendario russo) scoppia un altro moto rivoluzionario in Russia che porta al potere il partito bolscevico di Lenin.

1918  Finisce la Prima guerra mondiale con la vittoria dell’Intesa. L‘Italia ottiene il Trentino-Alto Adige, la Venezia Giulia (Trieste e Gorizia) l‘Istria e Zara in Dalmazia.



FASCISMO E ANTIFASCISMO

1919

18 gennaio: si apre a Parigi la conferenza di Pace.

18 gennaio: Don Sturzo fonda il Partito popolare italiano.

23 marzo: Benito Mussolini fonda il Movimento dei fasci di combattimento a Milano, in Piazza San Sepolcro.

15 aprile: gruppi di fascisti incendiano la sede dell’“Avanti!”.

28 aprile: viene costituita la Società delle Nazioni, un organismo internazionale che avrebbe dovuto garantire la nuova pace nel mondo.

12 settembre: Gabriele d’Annunzio entra a Fiume, assume il comando della città e ne proclama l’annessione.

13 settembre: il governo presieduto da Francesco Nitti condanna l’impresa di Fiume.


1919-1920  
    Biennio rosso: disordini, manifestazioni operaie, scioperi e occupazioni delle terre e delle fabbriche.

1920

12 novembre: Trattato di Rapallo tra Italia e Jugoslavia: gli italiani ottengono i confini della Venezia Giulia; gli Jugoslavi ottengono tutta la Dalmazia, tranne Zara. Fiume viene dichiarata città libera.

21 novembre: a Bologna i fascisti danno l’assalto a Palazzo Accursio, sede del Comune, retto dai socialisti. È l’inizio dello squadrismo.


1921

21 gennaio: nel Congresso di Livorno del Partito socialista si verifica una scissione a sinistra con la fondazione del Partito comunista d’Italia (Pcd’I).

13 maggio: alle elezioni politiche vengono eletti in Parlamento 35 fascisti e 10 nazionalisti che sino presentati nelle liste dei “blocchi nazionali” insieme ai liberali.

7-11 novembre: nasce il Partito nazionale fascista (Pnf).

1922

28 ottobre: i fascisti si radunano nella capitale: è la Marcia su Roma. Il re si rifiuta di firmare lo stato d’assedio per fare intervenire l’esercito e incarica Mussolini di formare il governo.

30 ottobre: Mussolini presenta al re la lista dei nuovi ministri

31 ottobre: primo governo Mussolini, con popolari, liberali, un radicale e i due militari, Diaz e Thaon de Revel.

16 novembre: presentazione alla Camera del nuovo governo. Discorso del “bivacco”.

11 dicembre: istituzione del Gran Consiglio del fascismo.

18 dicembre: i fascisti assaltano la Camera del Lavoro di Torino, provocando 22 morti.

1923   

12 gennaio: Le squadre fasciste vengono legalizzate come Milizia volontaria per la sicurezza nazionale.

2 febbraio: viene arrestato Piero Gobetti

19 aprile: viene soppressa la festività del 1° Maggio, sostituita con Il Natale di Roma, il 21 aprile.

23 aprile: il Partito popolare lascia ufficialmente il governo. Nei giorni successivi, squadracce fasciste aggrediscono le organizzazioni cattoliche.

12 luglio: prime limitazioni sulla libertà di stampa.

21 luglio: viene approvata la Legge Acerbo, che prevede un premio di maggioranza dei 2/3 alla lista che otterrà in un collegio unico nazionale il maggior numero di voti (25%). Il restante terzo sarà distribuito con la proporzionale tra gli altri partiti.

24 agosto: i fascisti uccidono don Giovanni Minzoni, parroco di Argenta (Ferrara)

26 dicembre: assalito e bastonato a Roma Giovanni Amendola, direttore del “Mondo” e leader dell’opposizione democratica.

1924   

30 maggio: il socialista Giacomo Matteotti denuncia l’irregolarità delle elezioni politiche svolte in un clima di intimidazione e violenza.

10 giugno: Matteotti viene rapito e ucciso.

27 giugno: i deputati dell’opposizione abbandonano per protesta la Camera (secessione dell‘Aventino) e si impegnano a non partecipare più ai lavori parlamentari fino a quando non ci sarà un nuovo governo che ripristini la legalità.

16 agosto: il cadavere di Matteotti è rinvenuto nella macchia della Quartarella, presso la via Flaminia a 25 chilometri da Roma.

5 ottobre: don Sturzo, ex segretario del Ppi, parte per un esilio londinese che durerà 22 anni.

1925   

3 gennaio: il discorso di Mussolini alla Camera dà inizio alla dittatura fascista.

12 gennaio: disegno di legge che vieta le associazioni segrete.

21 aprile: il Manifesto degli intellettuali fascisti redatto dal filosofo Giovanni Gentile.

1° maggio: esce il Manifesto degli intellettuali antifascisti, redatto da Benedetto Croce, in risposta al manifesto di Gentile. Nell’ stesso giorno Antonio Gramsci, leader del Pcd’I, parla – nel suo unico discorso da deputato – contro la legge sulle associazioni segrete.

20 luglio: Giovanni Amendola viene di nuovo aggredito dai fascisti.  morirà in seguito alle ferite riportate il 7 aprile 1926.

24 dicembre: legge sulle prerogative del capo del governo: non è più responsabile davanti al Parlamento ma solo di fronte al re. Può emanare norme giuridiche senza chiedere l’approvazione parlamentare; può nominare e revocare ministri.

1926   

16 febbraio: Piero Gobetti muore a Parigi, minato dalle pertcosse e dalle ferite subite nell’aggressione del 24 settembre del ’24.

5 novembre: Emanate le leggi fascistissime: decadenza dei deputati dell’Aventino, scioglimento dei partiti politici, dei sindacati e dei giornali di opposizione, abolizione del diritto di sciopero, istituzione del Tribunale speciale, reintroduzione della pena di morte.

8 novembre: Antonio Gramsci viene arrestato con l’intero gruppo parlamentare comunista.

18 novembre: Gramsci viene assegnato al confino di Ustica.

22 novembre: Pietro Nenni, leader socialista, fugge a Parigi.

12 dicembre: Filippo Turati lascia l’Italia per la Corsica, aiutato da Carlo Rosselli, Ferruccio Parri, Sandro Pertini e altri. Rientrando in Italia Parri e Rosselli sono arrestati.

1927   

4 gennaio: : insediamento del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato.

aprile: a Parigi nasce la Concentrazione antifascista, organizzata dai fuoriusciti italiani.

28 giugno-3 luglio: sciopero di 10.000 mondine del vercellese, del novarese e del basso pavese contro la riduzione del salario. È l’inizio di una grande stagioni di lotte femminili: sciopero delle operaie delle fabbriche tessili del biellese, a Venania Reale (Torino) scioperano 200 operaie della Snia Viscosa: 100 sono arrestate e rispedite nei paesi d’origine.

1928

28 maggio: di fronte al Tribunale Speciale ha inizio il processo ad Antonio Gramsci e ad altri esponenti del comitato centrale del Partito comunista, il “processone”.

4 giugno: si conclude il processo ai comunisti. Terracini è condannato a 22 anni e 9 mesi, Gramsci, Scoccimarro e Roveda a 20 anni e 4 mesi, altri imputati/e a pene tra i 15 e i18 anni. In tutto, vengono erogati 303 anni di carcere.

1929   

1 febbraio: i maestri elementari devono prestare giuramento di fedeltà al regime fascista.

8 febbraio: Gramsci dal carcere di Turi comincia a scrivere I quaderni dal carcere.

11 febbraio: Firma dei Patti Lateranensi: risolto il conflitto storico tra lo Stato italiano e Chiesa. Nasce la Città del Vaticano e in tutte le scuole diventa obbligatorio l’insegnamento della religione cattolica.

27 luglio: Carlo Rosseli e Emilio Lussu fuggono in Tunisia e poi in Francia, evadendo dal confino di Lipari e a Parigi Carlo fondano il movimento Giustizia e Libertà.

30 novembre: Sandro Pertini viene condannato dal Tribunale speciale a 11 anni di carcere.

1930

11 luglio: vola su Milano un aereo da cui Giovanni Bassanesi e Gioacchino Dolci lanciano volantini antifascisti di Giustizia e Libertà.

1931   

30 maggio: il Tribunale speciale processa i dirigenti milanesi di GL. Riccardo Bauer e Ernesto Rossi saranno condannati a vent’anni; Ferruccio Parri, per mancanza di prove, viene spedito al confino.

31 luglio: accordo di cooperazione antifascista organica fra il partito socialista e Giustizia e Libertà.

28 agosto: imposto ai docenti universitari il giuramento di fedeltà al regime. Su oltre 1200 si rifiutano in 12.

3 ottobre: Lauro De Bosis, del gruppo antifascista Alleanza nazionale compie un raid aereo  su Roma e lancia migliaia di volantini antifascisti. Sulla via del ritorno l’aereo viene presumibilmente abbattuto.

1932

17 giugno: vengono fucilati, dopo essere stati condannati dal Tribunale speciale, gli anarchici Angelo Sbardellotto e Domenico Bovone.

1934

11 marzo: l’Ovra smantella la rete torinese di Giustizia e Libertà. Tra gli arrestati, oltre a Leone Ginsburg, c’è anche Barbara Allason, scrittrice, figura di spicco  del movimento antifascista torinese, la cui casa era diventata il punto di incontro di molti antifascisti.

5 maggio: per dissidi tra socialisti e giellisti si scioglie la Concentrazione Antifascista.

14 giugno: primo incontro tra Hitler e Mussolini.

17 agosto: tra socialisti e comunisti fuoriusciti in Francia viene raggiunto un Patto d’unità d’azione.

1935

15 maggio: cade nelle mani dell’Ovra l’intera rete di Giustizia e Libertà. Tra i 200 arrestati ci sono Vittorio Foa, Noberto Bobbio, Massimo Mila, Cesare Pavese, Franco Antonicelli, Carlo Levi, Ludovico Geymonat.

25 luglio: il VII Congresso del Comintern (Terza internazionale comunista) inaura la politica dei Fronti popolari.

5 ottobre: le truppe italiane invadono l’Etiopia. La Società delle Nazioni decide le sanzioni contro l’Italia come Stato aggressore.

18 dicembre: oro alla Patria: il regime chiede alle donne di donare alla patria le proprie fedi nuziali per sostenere le spese della guerra e far fronte alle sanzioni della Società delle Nazioni.

Viene pubblicato sui quaderni di giustizia e libertà un articolo di Carlo Rosselli dal titolo “Europeismo o fascismo”.

1936   

9 aprile: la Società delle Nazioni invita i combattenti al rispetto delle Convenzioni internazionali. L’Italia è accusata di fare uso di gas asfissianti e di bombardare i centri civili abitati, perfino edifici della Croce Rossa.

5 maggio: occupazione di Addis Abeba da parte delle truppe di Badoglio.

9 maggio: Mussolini proclama l’impero.

17 luglio: inizio della Guerra civile spagnola.

24 luglio: Mussolini e Hitler decidono di intervenire a fianco del generale Franco contro il legittimo governo repubblicano. Carlo Rosselli propone un volontariato nazionale per difendere la Spagna repubblicana. socialisti e comunisti preferiscono la via diplomatica e Giustizia e Libertà crea, così, con alcuni anarchici la prima colonna volontaria antifascista in Spagna.

21 settembre: L’URSS decide di appoggiare la Spagna repubblicana. Si formano le brigate internazionali composte da quarantamila volontari di oltre cinquanta Paesi.

24 ottobre: L’Italia conclude un patto d’amicizia con la Germania di Hitler; nasce l’Asse Roma-Berlino.

27 ottobre: comunisti, socialisti e repubblicani danno vita alla Legione italiana in Spagna. Il battaglione Garibaldi (500 combattenti su 3000 italiani presenti nelle brigate internazionali sarà impiegato nella difesa di Madrid.

13 novembre: da Radio Barcellona Carlo Rosselli lancia la parola d’ordine: “Oggi in Spagna, domani in Italia”.

1937

18 marzo: battaglia di Guadalajara tra i volontari italiani della brigata Garibaldi e i fascisti inquadrati nelle forze franchiste. I Garibaldini ottengono una brillante vittoria.

19 aprile: viene introdotta nelle colonie dell’Africa Orientale la legislazione razziale, che segna l’avvio di una  netta e feroce politica di separazione, di segregazione razziale i tra coloni italiani e gli indigeni.

27 aprile: a Roma muore, dopo 10 anni di carcere, Antonio Gramsci, per le sue drammatiche condizioni di salute.

9 giugno: vengono assassinati in Francia i fratelli Carlo e Nello Rosselli.

11 dicembre: l’Italia si ritira dalla Società delle Nazioni.

1938   

14 luglio: Esce il Manifesto degli scienziati razzisti.

5 agosto: “La difesa della razza”, rivista antisemita diretta da Telesio Interlandi, comincia le sue pubblicazioni.

1° settembre: il governo vara i primi provvedimenti razziali e antisemiti: vengono espulsi gli ebrei stranieri, viene tolta la cittadinanza agli ebrei che l’hanno ottenuta dopo il 1 gennaio 1919, tutti gli ebrei sono espulsi dall’insegnamento in qualsiasi ordine di scuola, né possono frequentare scuole pubbliche.

10 novembre: nuovo decreto ancora più restrittivo contro gli ebrei: sono proibiti i matrimoni misti tra italiani di “razza ebraica” e di “razza ariana”; gli ebrei sono espulsi dall’esercito ed esclusi dal servizio militare obbligatorio. Non possono ricoprire cariche pubbliche né lavorare in enti pubblici.

15 novembre: viene deciso lo scioglimento delle brigate internazionali in Spagna. Ormai si profila la vittoria di Franco.

1939   

10 febbraio: muore Pio XI. Gli succede Eugenio Pacelli con il nome di Pio XII. Non leggerà ai vescovi gli appunti del suo predecessore sulle riserve nei confronti del regime fascista. Sempre in febbraio i libri di autori ebrei e di critici del fascismo sono ritirati dalla circolazione commerciale.

28 marzo: Franco ha sconfitto la Repubblica spagnola e assume i pieni poteri.

6 aprile: L’Italia occupa l’Albania.

22 maggio: stipulato Patto d’Acciaio tra Germania e Italia.

23 agosto: firma del patto di non aggressione Ribbentrop Molotov, con una clausola segreta che prevede la spartizione della Polonia tra Germania e Urss. . nel movimento antifascista l’accordo è visto come un tradimento di Stalin. Molti quadri e dirigenti comunisti si oppongono al patto e vengono espulsi dai loro rispettivi partiti.

1° settembre: la Germania invade la Polonia: inizia la seconda guerra mondiale. L’Italia dichiara la sua “non belligeranza”. A Parigi vengono arrestati Palmiro Togliatti e Luigi Longo. Longo finisce in un campo di internamento per individui sospetti, Togliatti riesce a non farsi riconoscere e viene liberato. Dal Belgio, raggiungerà Mosca.



GUERRA e RESISTENZA

 1940

 15 gennaio: Comincia il razionamento dei generi di consumo. Compaiono le carte annonarie.

 10 giugno: L’Italia entra nel conflitto dichiarando guerra alla Francia e alla Gran Bretagna.

 14 giugno: Genova è bombardata dal mare dalle flotte inglesi e francesi.

17 giugno: Il maresciallo Pétain, capo del governo francese, chiede l’armistizio. I tedeschi sono già entrati a Parigi.

20 giugno: Ha inizio l’offensiva italiana sul fronte delle Alpi.

24 giugno: Armistizio Italia-Francia.

4 luglio: Tra inglesi e italiani si accende la guerra nel Mediterraneo.

27 settembre: Italia, Giappone e Germania firmano il patto tripartito, impegnandosi a darsi reciproco aiuto e decidere insieme il nuovo ordine mondiale.

28 ottobre: L’Italia dichiara guerra alla Grecia.

8 novembre: Si blocca l’avanzata italiana in Grecia e dopo pochi giorni inizia la ritirata.

12 novembre: Aerosiluranti inglesi attaccano la base navale di Taranto e colpiscono tre corazzate, di cui una viene affondata.

3 dicembre: I Greci, al contrattacco, entrano in Albania. Mussolini chiede aiuto a Hitler.

1941

22 gennaio: Le truppe inglesi conquistano Tobruk, in Cirenaica.

6 febbraio: Le truppe inglesi entrano a Bengasi, in Libia.

8 febbraio: Genova è nuovamente bombardata.

24 marzo: Ha inizio la controffensiva tedesca in cirenaica sotto il comando unico di Rommel.

6 aprile: Le truppe tedesche e italiane invadono la Jugoslavia.

10 aprile: Inglesi e patrioti abissini entrano ad Addis Abeba. Finisce l’impero fascista.

22 giugno: La Germania attacca l’Unione Sovietica.

26 giugno: Mussolini decide di istituire il corpo di spedizione italiano in Russia e di mandarlo al fronte, sono circa 62000 soldati.

14 agosto: Stati Uniti e Gran Bretagna firmano la Carta atlantica, premessa alla costituzione dell’Onu.

30 settembre: In Italia la razione quotidiana di pane viene ridotta a 200 grammi.

7 dicembre: Comincia la ritirata delle forze italo-tedesche in Nord Africa; aerei giapponesi bombardano le navi americane nel porto di Pearl Harbor, nelle Hawaii.

8 dicembre: Gli Stati Uniti dichiarano guerra al Giappone.

11 dicembre: Germania e Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti.
Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, confinati a Ventotene, redigono il progetto di manifesto “Per un’Europa libera e unita”, noto come il ‘Manifesto di Ventotene’.

1942

Febbraio: Il contingente italiano in Russia viene rafforzato con altre quattro divisioni per un totale di 230.000 uomini e cambia nome: Armir.

13 marzo: La razione giornaliera di pane è ridotta a 150 grammi.

23 ottobre: Ad El Alamein ha inizio la controffensiva inglese.

13 novembre: Gli inglesi riconquistano tutto l’Egitto.

19 novembre: a Stalingrado inizia la controffensiva sovietica. Nel giro di tre giorni l’armata tedesca è completamente accerchiata.

11 dicembre: Inizia la terribile ritirata dell’Armir attaccata dai sovietici sul fiume Don.

1943

14 febbraio: Milano viene bombardata.

5 marzo: comincia il grande sciopero operaio alla Fiat Mirafiori di Torino.  Gli operai escono dalle fabbriche e distribuiscono volantini per “pane e pace”.

23 marzo: Lo sciopero si estende alle grandi fabbriche della Lombardia, a cominciare dalla Pirelli e dalla Falk.

11 giugno: Gli americani occupano Lampedusa e Pantelleria.

24 giugno: In un discorso al Pnf Mussolini annuncia  la resistenza ad oltranza, dichiarando che gli anglo-americani non riusciranno a mettere piede sul “bagnasciuga”.

9-10 luglio: Gli Alleati sbarcano in Sicilia.

19 luglio: Hitler e Mussolini si incontrano a Feltre. Hitler si impegna a inviare truppe in soccorso dell’alleato; Roma viene bombardata per la prima volta.

24 luglio: Si riunisce il Gran Consiglio del fascismo. Dino Grandi legge l’ordine del giorno che invita Mussolini a rimettere ogni potere nelle mani del re.

25 luglio: Ore due del mattino: l’ordine del giorno viene approvato; ore 11:  Pietro Badoglio è nominato presidente del Consiglio; ore 17: il re comunica a Mussolini di aver passato i poteri a Badoglio e fa arrestare l’ex duce dai carabinieri; ore 22.45: un comunicato radiofonico annuncia al paese la nomina di Badoglio e la destituzione di Mussolini e che “la guerra continua”.

26 luglio: Manifestazioni di gioia in tutta Italia, mentre i fascisti restano rintanati in casa e nelle loro sedi. A Roma si costituisce il Comitato nazionale delle opposizioni e sorgono in tutta Italia comitati antifascisti; Badoglio ordina la liberazione di alcuni detenuti politici, esclusi comunisti e anarchici. Viene però emanata anche una circolare in cui si ordina di reprimere le manifestazioni con ogni mezzo (tra il 26 e il 30 luglio ci saranno 83 morti, 308 feriti, oltre 1500 arresti).

28 luglio: Con decreto governativo vengono sciolti il Pnf e tutte le organizzazioni da esso dipendenti. Vengono abrogate le leggi istitutive del Gran consiglio del fascismo e del Tribunale speciale.

27-28 agosto: Nasce a Milano, in via Poerio, 37, in casa dei coniugi Mario Alberto Rollier e Rita Isenburg il Movimento federalista europeo, sulla base delle istanze programmatiche del manifesto di Ventotene.

3 settembre: Sbarco alleato in Calabria. E firma dell’armistizio a Cassibile, in Sicilia. Oltre alle clausole militari, il governo italiano accetta quelle di ordine politico ed economico che saranno comunicate successivamente.

8 settembre: Alle ore 16.30 Radio New York annuncia la notizia dell’armistizio in Italia. Tre ore dopo Badoglio legge alla radio un comunicato in cui si legge che l’Italia ha chiesto l’armistizio, ma non offre alcuna indicazione concreta se non quella di cessare le ostilità con gli Alleati e di rispondere a qualsiasi altro attacco. Le forze armate sono così allo sbando.

9 settembre: All’alba gli alleati sbarcano a Salerno. Il re, la famiglia reale, Badoglio, il governo e lo Stato maggiore fuggono da Roma diretti a Pescara da dove si imbarcano per Brindisi, sotto protezione alleata; a Roma, la popolazione si unisce ai militari nella battaglia di Porta San Paolo per fronteggiare le truppe tedesche di Kesselring. Alcuni ex gerarchi (Roberto Farinacci, Alessandro Pavolini, Guido Buffarini Guidi) dalla Germania, dove si sono rifugiati, gridano al tradimento e annunciano la formazione di un nuovo governo fascista. Il Comitato nazionale delle opposizioni si costituisce in Comitato di liberazione nazionale (Cln).

10 settembre: Roma capitola ed è occupata dai tedeschi.

12 settembre: Mussolini viene liberato a Campo Imperatore sul Gran Sasso da un commando di SS e immediatamente trasferito al quartier generale di Hitler in Germania. Nello stesso giorno, sulle montagne del cuneese, Duccio Galimberti e Dante Livio Bianco danno il via, con un gruppo di giovani provenienti soprattutto da Giustizia e Libertà (GL), alla lotta armata di liberazione.

14 settembre: Diecimila soldati della divisione Acqui, di stanza a Cefalonia, rifiutano di consegnare le armi ai tedeschi. Vengono tutti massacrati.

18 settembre: Mussolini da radio Monaco annuncia la costituzione del Partito fascista repubblicano e di un nuovo stato fascista repubblicano, nelle regioni del nord occupate dai tedeschi.

23 settembre: Rientro in Italia di Mussolini che forma un nuovo governo, la cui sede è posta a Salò, sul lago di Garda.

27 settembre: Insurrezione di Napoli: sono le “quattro giornate” che costringono i tedeschi a lasciare la città.

11 ottobre: Sono annesse al Reich le regioni dell’Alpenvorlan che incorpora Trento, Bolzano e Belluno; e l’Adriatisches Kusterland che comprende Trieste, Udine, Gorizia Fiume, Pola, Lubiana.

13 ottobre: Il governo Badoglio dichiara guerra alla Germania. Ma l’Italia non viene però riconosciuta nazione alleata ma “cobelligerante”.

16 ottobre: Le truppe tedesche rastrellano il ghetto di Roma: 1024 ebrei/e vengono avviati ai campi di sterminio.

14-16 novembre: Il Partito fascista repubblicano approva, a Verona, un manifesto  programmatico in 18 punti.

18 novembre: Nuovo   sciopero delle operaie e degli operai della Fiat Mirafiori di Torino. Presto si estende a tutto il Piemonte, alla Liguria, alla Lombardia. È uno sciopero politico: le maestranze difenderanno le fabbriche dalle rappresaglie tedesche e fasciste.

19 novembre: Mussolini ricostituisce la milizia fascista, con il nome di Guardia nazionale repubblicana (Gnr). L’arruolamento la porterà a 100.000 volontari. Quattromila volontari entrano nella Decima Flottiglia Mas di Junio Valerio Borghese. Ventimila italiani entrano nelle SS.

25 novembre: Il nuovo Stato fascista prende il nome di Repubblica sociale italiana (Rsi).

28 novembre: Incontro a Teheran tra Roosevelt, Churchill e Stalin. Si decide l’apertura di un secondo fronte in Europa occidentale.

30 novembre: Ordine di polizia n. 5 a firma del ministro dell’Interno della Rsi, Buffarini Guidi, che dispone l’arresto immediato e l’internamento degli ebrei in appositi campi di concentramento e il sequestro dei loro beni.

1944

8-10 gennaio: Processo di Verona contro i gerarchi che avevano firmato l’ordine del giorno presentato da Grandi, tra cui il genero di Mussolini, Galeazzo Ciano. Tutti saranno condannati a morte tranne uno.

22 gennaio: Sbarco alleato ad Anzio e Nettuno.

31 gennaio: Il Cln di Milano diventa Clnai (Comitato di liberazione alta Italia) e  gli viene affidato il coordinamento della  lotta di liberazione nelle regioni settentrionali.

15 febbraio: Bombardamento alleato distrugge l’abbazia di Montecassino.

18 febbraio: per i renitenti alla leva, la Rsi introduce la pena di morte.

1-8 marzo: Sciopero generale in tutta l’Italia settentrionale promosso dal Pci con l’approvazione del Cln. Arrestati e deportati in Germania migliaia di operai.

23 marzo: L’attentato di via Rasella a Roma. 33 militari tedeschi sono uccisi dai Gap.

24 marzo: Per ordine del colonnello Kappler, 335 italiani sono massacrati alle Fosse ardeatine come rappresaglia per l’attentato di via Rasella.

27 marzo: Togliatti rientra in Italia. Fa appello all’unità delle forze antifasciste, chiede il rinvio della questione istituzionale a fine guerra e lancia l’idea del partito di massa. È la cosiddetta “Svolta di Salerno”.

18 aprile: Si forma il Corpo italiano di liberazione che raccoglie tutti i reparti del ricostituito esercito del regno del Sud, impegnati a combattere a fianco degli Alleati.

22 aprile:  Si costituisce il nuovo governo Badoglio di unità nazionale con la partecipazione dei partiti del Cln.

4 giugno: Roma viene liberata dagli Alleati.

5 giugno: Vittorio Emanuele III nomina il figlio Umberto luogotenente del regno e abdica dal trono.

19 giugno: Nell’ambito del Clnai viene costituito il Corpo volontari della libertà (Cvl) per coordinare sotto un unico comando le formazioni partigiane. Ne assume il comando il generale Raffaele Cadorna. Vice comandanti Ferruccio Parri e Luigi Longo.

20 maggio: a Ginevra, viene preparato un documento intitolato Dichiarazione federalista internazionale dei movimenti di resistenza, sottoscritto dai rappresentanti della resistenza francese, italiana, jugoslava, ceca e tedesca.

22 giugno: Nasce la prima repubblica partigiana a Montefiorino nel modenese.

12 agosto: Strage di Sant’Anna di Stazzema, in Versilia, dove i nazisti uccidono 560 persone.

10 settembre: Liberazione della Val d’Ossola e proclamazione della repubblica partigiana.

26 settembre: In Carnia sorge un’altra repubblica partigiana.

28-29 settembre: Strage di Marzabotto, nei pressi di Bologna. I nazisti al comando di Walter Reder trucidano 1836 persone, tra cui 129 sotto i dieci anni. Il paese è dato alle fiamme.

10 ottobre: Liberazione di Alba, in provincia di Cuneo, e proclamazione della repubblica partigiana.

27 ottobre: L’offensiva alleata si arresta sulla linea gotica.

16 dicembre: Mussolini al Teatro lirico di Milano pronuncia il discorso “della riscossa”. È l’ultima uscita pubblica del duce.

26 dicembre: Il governo Bonomi riconosce il Clnai, come “organo dei partiti antifascisti nel territorio occupato dal nemico, incaricato di condurre la lotta contro i nazifascisti”.

1945

1° gennaio: I tedeschi riescono ad arrestare Ferruccio Parri.

31 gennaio: Il governo riconosce il diritto di voto alle donne.

4-11 febbraio: Conferenza di Jalta alla quale partecipano Roosevelt, Churchill e Stalin per decidere la ripartizione delle rispettive sfere di influenza.

13 marzo: Mussolini, tramite l’arcivescovo di Milano, Ildefonso Schuster, propone la capitolazione agli Alleati, in cambio dell’incolumità per sé e per i gerarchi di Salò. Gli Alleati rifiutano.

29 marzo: Accordo tra Clnai e governo Bonomi per l’avvio dell’insurrezione in alta Italia. Il Clnai unifica il comando delle varie formazioni partigiane e nomina un comitato insurrezionale formato da Leo Valiani (Pd’A), Sandro Pertini (Psi) ed Emilio Sereni (Pci). Presidente del Clnai Rodolfo Morandi al posto del liberale Alfredo Pizzoni.

14-16 aprile: Ultimo vertice tra Wolf e i gerarchi fascisti nella villa di Mussolini a Gargnano: si parla di una ritirata verso la Valtellina, dove organizzare l’ultima resistenza. Mussolini non è d’accordo, anzi, decide di trasferire il suo governo a Milano.

18 aprile: Uno sciopero generale blocca Torino.

19 aprile: Comincia l’insurrezione di Bologna. Si combatte in ogni parte della città. Gli Alleati arriveranno solo il giorno 21.

23 aprile: Insurrezione di Genova. I partigiani catturano oltre seimila tedeschi. Gli Alleati raggiungeranno la città il 28.

24-29 aprile: Insurrezione di Cuneo e vittoria partigiana.

25 aprile: Il Clnai dà l’ordine dell’insurrezione generale e assume i pieni poteri nelle zone e nelle città che saranno liberate dai partigiani. A Milano e altrove ha inizio lo sciopero generale. Nella sede dell’arcivescovado, Mussolini incontra i capi del Clnai che chiedono al duce la resa incondizionata. In serata Mussolini fugge da Milano con un gruppo di ministri e la scorta di SS, dirigendosi verso Como.

26 aprile: Mussolini si sposta da Como a Menaggio, dove si accoda ad una colonna tedesca in ripiegamento.

27 aprile: La colonna tedesca viene fermata dai partigiani a Dongo. L’ex duce, travestito da soldato tedesco, è arrestato con i gerarchi e la sua amante Claretta Petacci.

28 aprile: Il colonnello Valerio (Walter Audisio), in base alle direttive del Clnai del 25 aprile, insedia il tribunale di guerra per processare i gerarchi, che vengono condannati a morte. La sentenza contro Mussolini e la Petacci viene eseguita a Giulino di Mezzegra, gli altri condannati, tra cui Pavolini, Mezzasoma, Bombacci, sono fucilati in piazza a Dongo. Lo stesso giorno, i tedeschi abbandonano Torino, gli Alleati entreranno in città tre giorni dopo.

29 aprile: I cadaveri di Mussolini, della Petacci e dei gerarchi fascisti sono esposti a piazzale Loreto, appesi per i piedi. Trieste insorge e viene occupata dai partigiani jugoslavi di Tito. Gli Alleati arriveranno il 2 maggio. A Caserta, i comandanti tedeschi firmano la resa che entrerà in vigore il 2 maggio.

30 aprile: Il Clnai annuncia l’esecuzione di Mussolini e dei gerarchi come “la conclusione necessaria di una fase storica e la premessa per la rinascita e la ricostruzione del Paese”.

8 maggio: la Germania si arrende.

11 giugno: la Venezia Giulia viene divisa in due zone A e B, la prima sotto controllo degli angloamericani, la seconda degli jugoslavi di Tito.

21 giugno: si insedia il nuovo governo presieduto da Ferruccio Parri, leader del partito d’azione. Partecipano al nuovo esecuto tutti i partiti del Cln.

25 giugno: si chiude la conferenza di San Francisco tra le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, con la sottoscrizione dello statuto dell’Onu.

17 luglio: si apre la conferenza di Potsdam, in Germania, tra Henry Truman, neopresidente degli Stati Uniti, Churchill e Stalin per definire gli equilibri europei e la fine della guerra con il Giappone.

6 agosto: viene sganciata la prima bomba atomica su Hiroshima, tre giorni dopo su Nagasaki. Il Giappone si arrende. Finisce la seconda guerra mondiale.

10 dicembre: si forma il primo governo presieduto da de Gasperi, al quale partecipano tutti i partiti del Cln. Vicepresidente del consiglio è Pietro Nenni.



LA NASCITA DELLA REPUBBLICA

1946   

10 marzo: ha inizio un primo turno delle elezioni amministrative.

9 maggio: Vittorio Emanuele abdica a favore del figlio Umberto

2 giugno: Un referendum decide la nascita della Repubblica. Prime elezioni a suffragio universale per l’Assemblea Costituente, in cui si affermano i partiti di massa: Democrazia cristiana (Dc) (35,2%), Partito socialista (Psi) (20,7%) e Partito comunista (Pci) (19%). 21 donne vengono elette All’Assemblea Costituente.

18 giugno: la Repubblica viene ufficialmente proclamata.

22 giugno: entra in vigore “l’amnistia Togliatti” per i reati politici.

25 giugno: iniziano i lavori dell’Assemblea Costituente, presieduta da Giuseppe Saragat.

28 giugno: l’Assemblea Costituente elegge come capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, già presidente della Camera dal 1920 al 1924.

15 luglio: si forma il governo De Gasperi con la partecipazione di Dc, Psiup, Pci, Pri.

19 luglio: viene nominata la commissione dei 75 con il compito di elaborare il testodella carta costituzionale.

19 luglio: si apre a Parigi la conferenza di pace. Vi partecipano 25 paesi. La delegazione italiana è guidata da De Gasperi, Bonomi e Saragat.

15 ottobre: si chiude a Parigi la conferenza di pace.

1947   

9 gennaio: a palazzo Barberini, si consuma la scissione tra i socialisti italiani. Nasce il Psli (Partito socialista dei lavoratori italiani) guidato da Saragat. Il Psiup, guidato da Nenni, riassume il tradizionale nome di Psi.

2 febbraio: si forma il ministero De Gasperi. Al nuovo esecutivo partecipano Dc, Pci e Psi.

10 febbraio: l’Italia firma il trattato di pace.

12 marzo: il presidente americano Truman in un discorso al congresso enuncia la dottrina del containment, nota come “dottrina Truman”. il politologo americano Walter Lippmann conia il termine “guerra fredda” per descrivere lo stato di tensione tra Usa e Urss.

25 marzo: l’Assemblea Costituente vota l’art.7 della carta costituzionale che regola i rapporti tra Stato e Chiesa.

31 maggio: si costituisce il IV governo De Gasperi del quale fanno parte democristiani, liberali e indipendenti, con l’esclusione delle sinistre.

5 giugno: viene annunciato il “piano Marshall”, un piano di aiuti americani per la ricostruzione dell’Europa.

29 agosto: si scioglie il partito d’azione.

22 dicembre: l’Assemblea Costituente approva la carta costituzionale.

28 dicembre: muore ad Alessandria d’Egitto Vittorio Emanuele III.

1948   

1 gennaio: Entra in vigore la Costituzione italiana.

18 aprile: Prime elezioni politiche dell’Italia repubblicana: affermazione della Dc. Inizia il periodo del centrismo, in cui l‘Italia è guidata dalla Dc, con l’appoggio del partito liberale (Pli), del partito repubblicano (Pri) e di quello socialdemocratico (Psdi).

8 maggio: si inaugura il primo Parlamento della repubblica: presidente della Camera viene eletto Giovanni Gronchi, democristiano, presidente del Senato Ivanoe Bonomi.

11 maggio: il parlamento elegge il primo presidente della repubblica il liberale Luigi Einaudi.

 

Loading...